“Purtroppo siamo stati puniti da un episodio. Non è stata una partita semplice, ma nel complesso sono soddisfatto della reazione che la squadra ha avuto nel secondo tempo, dopo una prima frazione di gioco particolarmente difficile. Abbiamo affrontato una squadra affamata e a caccia di punti come la Paganese”.
Queste le dichiarazioni rilasciate dal tecnico peloritano Gianluca Grassadonia ai microfoni di “Radio Amore” nel post-partita di Paganese – Messina, match deciso da un calcio di punizione di Giuseppe Caccavallo, che ha regalato la vittoria alla compagine campana.
“Siamo giovani, dobbiamo e possiamo crescere ancora tanto – dichiara in chiusura il tecnico biancoscudato – Non sono preoccupato, il campionato è ancora lungo, ma dobbiamo migliorare. Siamo comunque in crescita”.
Più duro il capitano del Messina, Giorgio Corona, che non ha gradito l’atteggiamento di qualcuno tra i nuovi arrivati: “Ancora qualcuno non ha capito cosa vuol dire indossare la maglia del Messina, sta a noi anziani farlo capire ai più giovani – dichiara il quarantenne capitano giallorosso, che continua – Purtroppo stiamo attraversando un momento difficile e alla prima occasione subiamo gol. I risultati non sono positivi e ne siamo consapevoli, ma adesso dobbiamo stare solo in silenzio e pedalare. Sono certo che ne usciremo a testa alta come ne siamo usciti lo scorso anno”.
Più soddisfatto e rilassato l’esperto tecnico della Paganese Stefano Cuoghi, ex condottiero del Messina, che ha portato il team peloritano dalla Serie C2 alla Serie C1. La sua Paganese si è imposta sul Messina con il punteggio di 1-0, in casa, davanti ai propri tifosi, tra le mura amiche dello stadio comunale “Marcello Torre” di Pagani: “Sono molto soddisfatto, era una partita importante e al tempo stesso difficile. Finalmente abbiamo vinto e ci siamo sbloccati psicologicamente, in questo match abbiamo dimostrato di volere i tre punti più dei nostri avversari. La vittoria è stata assolutamente meritata e fortemente voluta, non ricordo neanche un intervento da parte del nostro estremo difensore Vincenzo Marruocco. Certo, potevamo chiuderla prima questa gara, ma abbiamo giocato molto bene”.
In chiusura, l’ex tecnico del Messina, sempre ai microfoni di “Radio Amore”, parla proprio della sua esperienza in riva allo Stretto: “Non dimenticherò mai Messina. Un’avventura che mi è rimasta nel cuore”.
Domenica si torna in campo, questa volta tra le mura amiche dello stadio “San Filippo” di Messina, contro la Casertana.
Peloritani attesi da un terribile trittico in campionato: dopo la Casertana, infatti, ci saranno le sfide contro Lecce (sempre in casa) e Juve Stabia (a Castellammmare).
In casa Messina urge una svolta al più presto.
Fabrizio Bertè