Reduce da una prestazione solo in parte convincente con il Catanzaro, il Messina torna ad allenarsi in vista della sfida salvezza di domenica prossima (ore 11) ad Ischia. Poche le novità emerse nella gara con i calabresi, tanto da poterla tranquillamente ritenere un’ottima fotografia delle prime quindici giornate della stagione giallorossa: una difesa organizzata e compatta (a parte le gare con Matera e Casertana) che paga dazio al primo calo di concentrazione, un gioco appena dignitoso sulle corsie esterne, poca qualità in avanti quando è assente il capitano Giorgio Corona, unico insostituibile punto di riferimento per l’intero collettivo.
La società sta facendo le sue valutazioni per non farsi trovare impreparata alla riapertura del calciomercato, ma l’obiettivo principale in questo momento della stagione è quello di raccogliere più punti possibili prima di gennaio: nonostante le smentite di rito, il Messina interverrà soprattutto a centrocampo e in attacco andando alla ricerca di giocatori rapidi ed abili nel saltare l’uomo in velocità. Resterà deluso chi si immagina una piccola rivoluzione come capitò nello stesso periodo della passata stagione: a pesare sulle scelte della società e del ds Ferrigno, in Seconda Divisione, vi furono infatti una situazione di classifica ancora più preoccupante se paragonata a quella di oggi e soprattutto il cambio di allenatore nel mese di dicembre.
Il tecnico Grassadonia, dal canto suo, conta quanto prima di tornare a quel 3-5-2 su cui lavorò con grande dedizione anche nel ritiro di Camigliatello: altri assetti tattici sono inevitabilmente frutto delle contingenze (e del rispetto dei parametri dell’età media), un momentaneo compromesso prima di poter riaffermare il proprio credo calcistico (parere emerso anche dalle parole dell’ex Maiorano nel dopo partita di sabato). Entrati ormai nella terza settimana consecutiva di silenzio stampa, l’augurio è almeno quello di ammirare un gruppo ancora più unito nelle difficoltà, arrembante e orgoglioso: il Messina ha la necessità di ritrovare rapidamente punti ed entusiasmo per allontanare gli spettri della zona playout prima delle sfide con Benevento e Salernitana. La classifica lo testimonia fedelmente: tre vittorie conquistate in quindici partite, di cui l’ultima (con il Lamezia) più di un mese fa; è naturale, dunque, che la gara di Ischia si presenti come l’ennesima svolta della stagione, un nuovo esame di maturità da affrontare con coraggio da parte di una squadra apparsa per troppo tempo vittima dei propri timori.
Domenico Colosi