Paganese, Andria, Melfi e Catanzaro. E’ soprattutto su queste quattro partite interne che il Messina deve costruire la sua salvezza, a partire da oggi, quando al San Filippo arriveranno i campani. Una rivincita rispetto alla partita dello scorso anno, quando l’attuale tecnico della Paganese, Gianluca Grassadonia, sedeva sulla panchina dei peloritani. Fu 1-1 e si rivelò decisivo ai fini della condanna ai play out per il Messina e della salvezza diretta della Paganese, visto che a fine stagione le due squadre rimasero distanziate di tre punti. Sempre in casa, nel girone di ritorno, arrivarono tre risultati negativi in altrettanti scontri diretti (la sconfitta col Melfi e i pareggi con Martina e Ischia) che determinarono il destino dei biancoscudati.
Quest’anno la base di partenza è diversa. Il Messina ha 29 punti, più 7 sulla zona play out, e può seriamente pensare di fare un grande passo verso la salvezza in anticipo. Attenzione, però, ai cali di concentrazione perché le sorprese possono spuntare dietro l’angolo. La Paganese, ad esempio, ha un solo punto in meno del Messina (è quello di penalità) ed è reduce da tre vittorie consecutive (Juve Stabia, Andria e Martina) e, in precedenza, da due pareggi contro le due battistrada Foggia e Casertana. In trasferta i campani hanno sin qui ottenuto tre vittorie (Andria, Monopoli e Melfi), tre pari e quattro sconfitte.
I campani possono contare sul terzo attacco del torneo (28 reti realizzate, delle quali 10 in trasferta; solo Casertana, con 32, e Foggia, con 31, hanno fatto meglio) ma, di contro, hanno la quart’ultima difesa (28 anche le reti subite, delle quali 13 in trasferta; solo Lupa Castelli, con 35, Martina, con 34, e Ischia, con 32, hanno fatto peggio). La squadra di Grassadonia può contare sul capocannoniere del campionato, Giuseppe Caccavallo, che ha siglato finora 11 reti, compreso quello dell’andata, poi pareggiato da Tavares.
Capitolo formazione. Confermato il portiere Berardi e i terzini Barilaro e De Vito, al centro della difesa c’è da sostituire lo squalificato Martinelli per affiancare Burzigotti. Il posto se lo giocano in tre: il rumeno Ionut e i giovani Genny Russo e Mileto. A centrocampo sempre presenti Fornito e Giorgione, ma Giuseppe Russo potrebbe prendere il posto di Baccolo che in settimana ha svolto lavoro personalizzato insieme a Cocuzza e Bramati. E’ finalmente rientrato in gruppo, invece, Padulano, ma anche lui non è ancora tra i convocati. In avanti certi di una maglia Tavares e Gustavo, mentre la terza e ultima potrebbe andare sulle spalle di Barisic. Ma scalpita anche Scardina.
La Lega Pro, infine, ha accolto la richiesta avanzata dal Messina per osservare un minuto di raccoglimento, prima del fischio iniziale di Messina-Paganese, per omaggiare la memoria di Antonio Ghelfi, storico difensore biancoscudato nella seria A degli anni ’60, scomparso mercoledì scorso.
(Marco Ipsale)