Una settimana, e anche più, di parole legate al maledetto mondo delle scommesse, che stanno rovinando lo sport più amato dagli italiani. La speranza, forse vana, è che si possa tornare a parlare di calcio e delle partite che aspettano il Messina da qui fino alla fine del torneo, anche perché c’è una salvezza ancora tutta da conquistare. E’ vero che il Messina è settimo, ma è anche vero che la zona play out è distante solo sei punti ed è quindi necessario non abbassare la guardia.
L’avversario non è dei più semplici, quel Matera che è sesto, con tre punti in più del Messina (ma sul campo sono cinque, a causa dei due punti di penalità), e vuole rimanere agganciato al treno play off, distante sei punti. Sesto attacco del campionato e sesta difesa, i lucani sono risaliti dopo un avvio di campionato in sordina, coinciso anche con la sconfitta del girone d’andata al San Filippo. Curioso il cammino interno della squadra di Pasquale Padalino: 4 vittorie (tutte di misura), 5 pareggi e 1 sola sconfitta (contro il Catania); il peggiore attacco in casa (solo 7 reti) e la seconda miglior difesa (4 reti, mentre la capolista Benevento ne ha subiti 3).
Il Messina, tanto per cambiare, dovrà fare i conti con le emergenze. Agli infortunati di lungo corso, Bramati, Padulano e Cocuzza, potrebbe aggiungersi anche Martinelli, oltre agli squalificati Baccolo e Fornito. E così mister Lello Di Napoli dovrà ancora una volta reinventare la difesa. Confermati Barilaro a destra e Burzigotti al centro, la terza maglia andrà a De Vito (al centro o a sinistra), mentre l’ultimo posto, se Martinelli non recupera, se lo giocano Russo, Mileto e Ionut. Obbligato il centrocampo, con l’esordio da titolare di Giuseppe Russo, che sarà affiancato da Zanini e dal sempre presente Giorgione. In avanti, infine, sarà confermato il trio composto da Tavares, Gustavo e Barisic, con Scardina pronto a subentrare.
(Marco Ipsale)