Un punto importante per la qualificazione alla Coppa Italia maggiore e per la corsa al settimo posto finale. Le prime nove classificate ottengono l’ammissione alla principale coppa calcistica italiana e, con quello conquistato oggi, il Messina ha solo due punti di vantaggio sulla Paganese, che è decima. I peloritani hanno un punto in meno dell’Andria, che mantiene il settimo posto grazie all’accoglimento del ricorso sulla restituzione del punto di penalizzazione, avvenuta in settimana. A due giornate dalla fine, quattro squadre in soli tre punti (Andria 44, Messina 43, Juve Stabia 42 e Paganese 41) si contendono le posizioni dalla settima alla decima. Affronteranno tutte avversarie impegnate nella lotta play off e play out e quello dei giallorossi è forse il calendario meno difficile. Sabato prossimo arriva al San Filippo la Casertana, alla quale potrebbe anche bastare un punto per qualificarsi ai play off, poi si chiude a Martina, con i pugliesi forse interessati a fare punti solo per scegliere il Melfi ai play out piuttosto che una tra Monopoli, Catania e Catanzaro.
Ad Agrigento il Messina non si è presentato da agnello sacrificale anche se, a un certo punto, ha rischiato di diventarlo. Anzi è rimasto in vantaggio per ben 75 minuti, merito della doppietta di Tavares, prima di crollare. Il portoghese ha raggiunto la doppia cifra e, se non si fosse infortunato nel girone di andata avrebbe potuto incrementare ancora il bottino. Urgente, a questo punto, il rinnovo del contratto, visto che il giocatore ha più volte ribadito di voler restare in riva allo Stretto. Dopo un primo tempo sugli scudi, il Messina è calato nella ripresa, subendo subito la rete dell’1-2 ma poi senza soffrire alcuna occasione dei locali. Peccato che, tra il 75’ e il 78’, un black out ha permesso agli agrigentini di portarsi addirittura sul 3-2, prima che Gustavo ristabilisse il punteggio su un più onesto 3-3. Ad entrambe le squadre, per motivi opposti, resta il rammarico della mancata vittoria ma, in fin dei conti, può andar bene così. Il Messina fa un passetto avanti verso il suo mini obiettivo, l’Akragas ne fa un altro verso il suo di obiettivo, che è molto più importante, vale a dire la permanenza in Lega Pro. Gli agrigentini, ora, devono vincere in casa di un Melfi ormai condannato ai play out e poi ottenere un punto in casa col Benevento, per festeggiare entrambe i rispettivi obiettivi. Ultima nota in casa Messina: per l'ennesima volta la squadra ha dovuto fare i conti con gli infortuni. De Vito non si è sentito bene durante l'intervallo, Baccolo è stato sostituito per problemi al flessore e Bossa per stiramento. Tra i centrocampisti in panchina, il solo Giorgione, non al meglio della condizione.
IL PRE PARTITA:
Sull’altare del sacrificio. Per la quinta gara consecutiva il Messina, dopo aver ottenuto la salvezza virtuale che ora è anche matematica, affronta un avversario con maggiori motivazioni. Sono arrivate due sconfitte esterne e due pareggi interni, pur senza mai demeritare e con ben quattro rigori contrari, uno più creativo dell'altro. Ottenere i tre punti ad Agrigento, in questa situazione, appare molto difficile e anche un pari sarebbe positivo. L'Akragas ha cinque punti di vantaggio sulla zona play out ma, nelle ultime due partite, dovrà andare a Melfi e ospitare il Benevento. Due partite che avranno risvolti diversi a seconda degli altri risultati che verranno fuori nel corso della terz'ultima giornata. All'Akragas potrebbe anche bastare un solo punto nelle ultime tre partite per raggiungere la salvezza ma i biancazzurri vorranno evitare calcoli e togliersi dai guai al più presto possibile. L'unico obiettivo in casa Messina, invece, è quello di mantenere almeno il nono posto, valido per l'accesso alla prossima Coppa Italia maggiore, e possibilmente riagganciare il settimo. In lizza, dal settimo al decimo posto, ci sono Andria (44 punti), Messina (42), Paganese (41) e Juve Stabia (39). La squadra deve sempre fare i conti con gli infortuni. Ancora assenti Berardi, Barilaro, Ionut, Martinelli e Scardina, sono recuperati ma non al meglio Giorgione, Barisic e i due Russo, che partono dalla panchina, mentre torna titolare Baccolo, reduce dalla squalifica. Ci saranno quindi Addario in porta, Mileto, Burzigotti, De Vito e Zanini sulla linea difensiva, Baccolo, Fornito e il giovane Bossa (all'esordio) a centrocampo, Tavares, Gustavo e Cocuzza in avanti.
IL PRIMO TEMPO:
Pronti via e il Messina è già in vantaggio. Palla sul vertice sinistro dell'area agrigentina, il cross di Fornito è perfetto per la testa di Tavares, che indirizza di testa lì dove Vono non può arrivare. L’Akragas reagisce con un paio di conclusioni abbondantemente fuori dallo specchio della porta. Poi Addario risponde per due volte presente su Di Grazia: la prima parata su un colpo di testa è facile, la seconda su un diagonale più impegnativa. Ma il Messina c’è: al 22’ palombella di Fornito dal limite dell’area, palla di pochissimo sopra la traversa. L’occasione più grossa per l’Akragas arriva alla mezz’ora: Grea si fa largo sulla destra e lascia partire un tiro cross basso che attraversa tutta l’area piccola, senza che Di Piazza o Madonia ci arrivino. Poi è ancora il Messina a sfiorare il gol, al 37’, con Cocuzza, che si ritrova solo davanti a Vono ma scivola e calcia debole, il portiere può respingere. La rete del raddoppio arriva in chiusura di frazione quando, dal limite dell’area, Tavares piazza il pallone all’angolino basso alla sinistra di Vono.
IL SECONDO TEMPO:
Anche in apertura di ripresa c'è subito un gol, stavolta dell'Akragas. Di Grazia entra in area e serve Zibert, che supera Burzigotti e lascia partire un diagonale imprendibile. Poi nessuna occasione pericolosa fino al 75', quando Addario respinge una conclusione dal limite dell'area ma, dopo un rimpallo, la palla arriva al neo entrato Leonetti, che la mette alle spalle del portiere giallorosso. Tre minuti dopo gli agrigentini passano addirittura in vantaggio: da calcio d'angolo la palla finisce sui piedi del solissimo Marino, Addario respinge ma Marino ha di nuovo il tempo per servire Di Piazza che, anche lui solissimo, da due passi non può sbagliare. All'85' e all'87 Tavares va vicino per due volte al tris: prima il suo colpo di testa su cross di Zanini sfiora il palo alla sinistra di Vono, poi si perde di poco a lato anche il suo tiro su invito di Giuseppe Russo. Il pari giunge un minuto dopo: dalla sinistra Barisic la mette sul secondo palo, dove arriva Gustavo che, di testa, mette in rete. Finisce qua, col Messina che non avrebbe digerito la sconfitta e con l'Akragas che, anche considerati i risultati provenienti dagli altri campi, ottiene un punto fondamentale per non finire nel mucchio insieme a Catania, Monopoli e Catanzaro.
AKRAGAS – MESSINA 3-3
AKRAGAS: Vono, Grea, Capuano (46' Aloi), Vicente, Muscat, Marino, Salandria, Zibert, Di Piazza, Madonia (69' Cristaldi), Di Grazia (73' Leonetti). All. Rigoli
MESSINA: Addario, Mileto, Zanini, Baccolo (61' Giuseppe Russo), Burzigotti, De Vito (46' Fusca), Fornito, Bossa (66' Barisic), Tavares, Cocuzza, Gustavo. All. R. Di Napoli
ARBITRO: Vincenzo Fiorini di Frosinone
ASSISTENTI: Gianluca Sartori di Padova e Driss Abou Elkhayr di Conegliano
RETI: 2' e 45' Tavares, 49' Zibert, 75' Leonetti, 78' Di Piazza, 88' Gustavo
RECUPERI: 2' e 2'
AMMONITI: 18’ Zibert, 31’ Baccolo, 42’ De Vito e Di Piazza, 59' Aloi, 67' Muscat
(Marco Ipsale)