A dieci anni dalla sua scomparsa, il territorio torna a ricordare Adolfo Parmaliana. Una vita, la sua, dedicata alla lotta alla mafia. Sono tre le giornate dedicate alla sua memoria, proposte dall’associazione “Adolfo Parmaliana”.
Domani alle 10.00 il primo appuntamento, presso l’ITT “E. Majorana” di Milazzo, dove lo si ricorderà anche nel suo ruolo di docente e nel suo rapporto con gli studenti. Tanti gli ospiti previsti, poi, per l’incontro del 2 ottobre che si terrà dalle 9.00 alle 14.00 presso il CNR – istituto di tecnologie avanzate per l’energia “Nicola Giordano”, a Santa Lucia sopra Contesse. Una giornata dedicata al ricordo di Parmaliana con interventi dell’Università di Messina e della Società Chimica Italiana Div. Catalisi.
Ultimo appuntamento il 2 ottobre alle 17.00, presso l’hotel “Il Gabbiano” di Terme Vigliatore. Tra gli interventi previsti anche quelli del presidente della commissione regionale antimafia Claudio Fava e del procuratore generale di Messina Felice Lima.
Adolfo Parmaliana, nato a Castroreale il 12 marzo 1958, fu docente presso l’Università di Messina e segretario dei Democratici di Sinistra nel comune di Terme Vigliatore. L’amore per il suo paese e per la legalità lo portò a battersi con forza e schierarsi in prima linea nella lotta contro la mafia. Si tolse la vita il 2 ottobre 2008 dopo essere stato rinviato a giudizio per diffamazione. Lasciò una lettera, in cui denunciava le responsabilità di politici e magistrati nel rallentare le indagini sulla mafia.
Così esordiva la sua lettera: “La Magistratura barcellonese/messinese vorrebbe mettermi alla gogna vorrebbe umiliarmi, delegittimarmi, mi sta dando la caccia perché ho osato fare il mio dovere di cittadino denunciando il malaffare, la mafia, le connivenze, le coperture e le complicità di rappresentanti dello stato corrotti e deviati. Non posso consentire a questi soggetti di offendere la mia dignità di uomo, di padre, di marito, di servitore dello Stato e docente universitario”.