In merito alla circolare dell'assessore Gucciardi che invita le aziende sanitarie a dotarsi tramite procedure concorsuali trasparenti di addetti stampa, l'Agit, un gruppo di giornalisti e la redazione di Tempostretto ha inviato una lettera all'assessore alla sanità, alla Commissione Ars sanità ed ai direttori generali del Policlinico e dell'Asp chiedendo l'applicazione della circolare e l'annullamento della selezione bandita lo scorso giugno.
La redazione di Tempostretto, l’Agit ed un gruppo di giornalisti messinesi intendono con la presente sollecitare un intervento in merito ALL’APPLICAZIONE di quanto previsto dalla circolare dell’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi, del 12 agosto 2015, trasmessa ai manager delle Aziende sanitarie ed ospedaliere della Sicilia con la quale s’invitano i Direttori Generali a provvedere all’avvio delle procedure concorsuali per l’assunzione di giornalisti nel pieno rispetto della legge 150/2000 che ne disciplina le modalità. La circolare fa seguito ad un documento della Commissione sanità dell’Ars che, dopo aver incontrato l’Assostampa ha impegnato l’assessore a prevedere all’interno delle dotazioni organiche le figure professionali del giornalista addetto stampa, con l’avvio di procedure concorsuali trasparenti che possano garantire l’apporto di giornalisti qualificati. Nel SOLLECITARE l’applicazione della circolare nel contempo si CHIEDE d’intervenire presso il Direttore generale del Policlinico Universitario di Messina per l’ANNULLAMENTO, della selezione bandita con determinazione n° 675 del 24 giugno. Detta selezione, che fa seguito ad altre analoghe bandite negli anni scorsi e finite oggetto di contestazioni e ricorsi al Tar e al Cga nonché ad una serie di denunce, presenta alcune singolarità che hanno già comportato proteste e la presentazione di istanze alla magistratura. Il bando in questione, non è stato sottoposto all’attenzione del sindacato di categoria e non ha avuto adeguata pubblicizzazione al punto da far ipotizzare che sia stato adottato per “pochi intimi” e reso noto ai più solo quando, il giorno della scadenza della presentazione delle domande, è stato pubblicato sul profilo Facebook di una sindacalista della Uil. A riprova della mancanza d’informazione della selezione è il limitato numero di domande presentate (peraltro in corner e con autocertificazione) nonostante il numero dei professionisti siciliani interessati a ricoprire il ruolo siano centinaia.
Quanto ai contenuti del bando occorre segnalare alcuni aspetti: attribuisce maggior punteggio all’esperienza, richiede come requisito per la partecipazione la laurea in Scienze della comunicazione ed infine non si conoscono i criteri con i quali è stata nominata la Commissione esaminatrice.
Giova ricordare che l’obiettivo della circolare, scaturita da un’audizione in sede di Commissione Ars dei vertici regionali dell’Assostampa, è quello di assicurare, da un lato, il supporto alle Aziende sanitarie di professionisti qualificati alla luce del fatto che “la comunicazione riveste un ruolo fondamentale nella società e strategico e rilevante nel settore della sanità” e dall’altro garantire regole di massima trasparenza e legittimità nelle procedure concorsuali.
Nonostante la trasmissioni della circolare, che è successiva all’indizione del bando ma antecedente alla nomina della Commissione esaminatrice e delle delibere di ammissione ed esclusione dei candidati, il Direttore generale del Policlinico ha inteso procedere ugualmente con l’iter avviato, fissando le prove della selezione al 22 settembre.. Prudenza e buon senso vorrebbero che, alla luce di un provvedimento assessoriale che indica la “strada maestra” da seguire, ed alla luce di quanto accaduto negli anni scorsi relativamente allo stesso bando del Policlinico, si fosse già proceduto all’annullamento del concorso ed all’avvio dell’iter indicato dalla Regione. Poiché così non è avvenuto e in assenza assoluta di interventi da parte dell’Assostampa ci vediamo costretti a sottoscrivere la presente lettera, non escludendo, in fasi successive, altre forme di tutela della categoria che nel caso in specie sono venute a mancare.