Politica

L’emergenza idrica di Messina al centro del Consiglio

MESSINA – Acqua, acqua e ancora acqua. Un tema centrale che agita le notti e le giornate dei cittadini. Come ha sottolineato lo stesso sindaco Basile, “non ha importanza il numero. Fino a quando ci sarà chi vive il disagio, dobbiamo lavorare per risolvere i problemi”. Tuttavia, è ancora lontana la risoluzione dell’emergenza idrica per chi vive i disagi. Così 15 consiglieri comunali si sono espressi, quando hanno richiesto la convocazione urgente di un Consiglio in cui invitare i vertici dell’azienda e della Giunta: “La richiesta testimonia la gravità e l’urgenza della questione. Non possiamo permettere che i cittadini messinesi continuino a soffrire per una carenza d’acqua che sta mettendo a dura prova la vita quotidiana e l’economia della nostra comunità. L’amministrazione deve rendere conto delle azioni intraprese finora e, soprattutto, presentare un piano concreto e immediato per risolvere questa emergenza”.

L’ordine del giorno

La seduta straordinaria di Consiglio comunale è stata rinviata a mercoledì 25 settembre, alle 13.30. Sarà discusso dall’Aula l’ordine del giorno con i seguenti punti: 1) “Emergenza idrica: ritardi, omissioni e soluzioni nella gestione dell’emergenza idrica”; 2) Ipotesi di istituzione commissione d’inchiesta ai sensi dell’art. 60 del Regolamento del Consiglio comunale sulla gestione dell’Amam, in merito all’emergenza idrica; 3) Ipotesi atto d’indirizzo, ai sensi dell’art. 61 del Regolamento del Consiglio comunale, alla Giunta municipale, che esercita il controllo analogo sulla società Amam., cui è stato affidato il servizio in house providing, disponga immediatamente l’annullamento della convenzione relativa al cosiddetto vettoriamento di acqua in favore del Comune di Taormina e, per l’effetto, la chiusura del cosiddetto bypass”.

Le segnalazioni dei cittadini

Già da stamattina numerose le segnalazioni sulla difficoltà a parlare con l’Amam. Ecco una cittadina: “Avendo il Centro operativo comunale terminato le sue funzioni, da oggi è impossibile contattare l’Amam ai numeri 800085584 e 0903687711, sebbene si dica che sarà garantita l’assistenza h24. A chi rivolgersi in presenza di invalidi, anziani e bambini? Già ho chiamato i vigili urbani e la protezione civile, che demandano la competenza all’Amam”. E un altro lettore: “Vivo in un’abitazione di via Colombia, a San Licandro basso. Oggi un filo d’acqua e l’Amam non risponde. Il sindaco ha chiuso il Coc. Siamo isolati e in condizioni critiche e a chi dobbiamo chiedere aiuto? Per favore pubblicate questa richiesta d’aiuto”.

Come abbiamo scritto stamattina, in realtà, abbiamo fatto un tentativo alle 10.45 e l’operatrice ha risposto. Probabilmente in determinati orari, a causa del numero maggiore di chiamate, come è avvenuto nella prima mattinata, diventa difficile parlare con qualcuno. Quello che Comune e Amam devono fare è rafforzare l’aspetto organizzativo, aumentando il numero di addetti, oltre a lavorare con più efficacia per dare risposte nell’immediato. Bene gli interventi strutturali ma intanto servono risposte e nell’immediato.

Alla sfiducia e il malcontento bisogna offrire soluzioni subito sul piano politico e amministrativo. Poi sulle responsabilità a livello regionale e nazionale ci sarà modo di tornare.