"E' di ieri la notizia di un rinvio di ufficio al 5 maggio 2020". A riportare il dato impressionante è stato il presidente dell'Ordine degli avvocati, Francesco Celona, in apertura dell'anno giudiziario. Un dato che esprime bene come le ultime riforme, fortemente criticare dagli avvocati, hanno posto la pietra tombale alle cause che si discutono nei palazzi di giustizia di Patti,Barcellona e Messina, afflitti dalle carenze di organico e dall'accorpamento dei tribunali minori di Mistretta, Sant'Agata Militello e Taormina. A passare in rassegna il quadro desolante è stato il primo presidente della Corte d'appello, Nicolò Fazio, relazionando sullo stato di giustizia nel distretto. Il Presidente ha elencato una serie di percentuali terribili. Ogni giudice della sezione Civile del Tribunale ha in carico non meno di 160 cause, e questo malgrado i togati messinesi depositino un gran numero di provvedimenti, ben più della media nazionale. Tra il giugno 2012 e il luglio 2013 sono state istruite ben il 45% in più delle cause di lavoro.
Nel settore penale, soprattutto nei processi affidato ai giudici monocratici, le lungaggini espongono al rischio prescrizione un gran numero di processi. Soffre anche la sezione Riesame, soprattutto per via del fatto che gestisce contemporaneamente la Misure di Prevenzione, sequestri e confische cioè. Malgrado dal 2009 sia aumentata in maniera esponenziale l'opera di aggressione ai patrimoni criminali, tanto che oggi il Tribunale gestisce 66 aziende e 1525 beni immobili, il fatto che non sia stato ancora possibile istituire , per le carenze di organico, una apposita sezione di Prevenzione, fa sì che la successiva gestione di questi patrimoni diventi difficilissima. A Barcellona i ruoli scoperti nella sezione giudicante hanno prodotto un aumento del 20% delle cause pendenti davanti al giudice monocratico, mentre i ranghi completi alla Procura ha permesso agli inquirenti di lavorare di più e meglio. La sezione Gip, quella che emette i provvedimenti cautelari, non è però stata adeguata ai nuovi numeri, e oggi si trova ingolfata. I tribunali collegiali, invece, si stanno occupando di 84 processi, più o meno lo stesso dato dell'anno precedente. Ingolfato anche il settore civile: 228 cause pendenti al Tribunale, 360 i fallimenti. Un numero enorme, questo, specchio della crisi economica che mette in ginocchio la zona, all'interno della quale ricade il triangolo produttivo di Milazzo, Giammoro e San Filippo del Mela. È il Tribunale di Patti, infine, ad avere accusato il colpo più grosso causato dall'accorpamento, poiché il Tribunale si è trovato a gestire i fascicoli di Mistretta e Sant'Agata. Anche qui, poi, a fronte di una Procura che ha operato a pieno regime nonno o stato adeguati i ranghi della sezione Gip-Gup, oggi sommersa da ben 5144 procedimenti.
Alessandra Serio