Lo scontro tra la UilFpl e il direttore generale dell’azienda Papardo-Piemonte Michele Vullo si fa più forte e il responsabile dell’area medica Mario Macrì insieme al segretario provinciale di categoria Giuseppe Calapai in una lettera inviata a Crocetta e all’assessore Borsellino chiedono la destituzione del manager.
La nota è una cronistoria (peraltro non la prima trasmessa a Palermo) di quanto avvenuto dall’insediamento del Dg nella scorsa estate ad oggi, scandito da fiumi di documenti della Uil nei confronti di Vullo.
“Signor Governatore- si legge- come Lei ben sa, il settore della sanità pubblica è notevolmente delicato per le forti refluenze che ha non solo sull’utenza ma anche sulle coscienze dei cittadini che numerose volte sono costretti ad assistere impotenti allo scempio che viene posto in essere da chi amministra la cosa pubblica. L’azione amministrativa posta in essere dalla S.V. è stata improntata sui principi di legalità e di trasparenza, divenendo punto di riferimento di noi siciliani nel combattere le ingiustizie e le illegalità. Purtroppo, i principi morali attuati dalla S.V. ad avviso della scrivente Organizzazione Sindacale, nell’Azienda Ospedaliera Papardo-Piemonte sono stati completamente stravolti”.
Anche questa volta Calapai e Macrì ripercorrono le varie tappe, con i ben noti episodi dei mesi scorsi. I due sindacalisti elencano quindi nella nota: 1) La condanna per attività antisindacale per indebita sottrazione di risorse del Fondo della contrattazione decentrata; 2) Il caso Deloitte & Touche.: due affidamenti diretti per una cifra complessiva di 58.000 euro per la revisione del bilancio 2013! 3) La nomina di Ciacio, quale esperto a titolo gratuito per la direzione generale. Le ultime due delibere, caso Ciacio e caso Deloitte sono state revocate, si legge ancora, su intervento dell’assessore Borsellino 4) La denunzia all’ANAC della UIL-FPL per la questione delle posizioni organizzative la cui procedura di selezione, ad avviso del sindacato, è stata inficiata dalla presenza nell’organo valutatore di un componente del direttivo del collegio IPASVI.
“Inoltre- prosegue la lettera con riferimento alla vicenda del bando di gara per la mensa- il manager Vullo ha violato l’art.21 della Lr.5/09 che prevede il divieto di esternalizzazioni di funzioni. Infatti, pur in presenza dei dirigenti amministrativi all’uopo preposti ha affidato, senza alcuna deliberazione, un incarico per la predisposizione di un bando di gara per il quale è stata emessa una fattura di 24.400 euro, da parte dell’ANCI di cui lo stesso manager è vice coordinatore regionale”.
In ultimo la UilFpl pone all’attenzione di Crocetta e Borsellino un’altra vicenda legata alla Convenzione fra Università- Policlinico e Papardo-Piemonte e che ha consentito l’attivazione dell’UOC di Oncologia Medica al PO Papardo. In base alla convenzione era prevista l’assegnazione in comando di 3 dirigenti medici e 4 ricercatori provenienti dall’UOC di Oncologia Medica del Policlinico al Papardo, in quel reparto inaugurato in pompa magna “è il nuovo polo d’eccellenza” dall’allora assessore regionale della giunta Lombardo Massimo Russo..
“Il DG del Policlinico Restuccia- scrivono Macrì e Calapai- con delibera n. 206 del 25.09.2014 ha disposto, su richiesta del prof. C. Buda, il rientro dal comando nell’unità di oncologia del Papardoo e la contestuale assegnazione in comando del Prof. G. Nicocia, dirigente responsabile dell’UOS Formazione del Policlinico per svolgere “attività assistenziale”, pur in mancanza di specifica specializzazione in oncologia medica. Il manager Vullo con delibera n. 165 del 26.09.2014 invece di assegnare il sanitario all’UOC di Oncologia Medica per svolgere l’attività assistenziale, lo ha distratto dai compiti previsti dalla convenzione , per assegnarlo all’UOC Coordinamento degli Staff Aziendali, abbattendo di fatto i livelli assistenziali con grave nocumento di soggetti particolarmente fragili. Ecco come funziona la sanità messinese! Ecco come si spiegano i viaggi della speranza!”.
L’ultimo atto di una guerra tra Uil e Dg iniziata nel luglio scorso si svolge quindi intorno ad un reparto inaugurato forse con troppa enfasi dall’assessore Russo ed annunciato come appunto l’eccellenza e nel corso degli anni scorsi, con i precedenti amministratori, non certamente potenziato (ma qui rientriamo in quelle logiche dei baroni della medicina che nulla hanno a che vedere con la sanità e neanche con le intenzioni dell’allora deputato Saverio D’Aquino che sul polo d’eccellenza ci credeva davvero,così come negli anni successivi Giovanni Ardizzone. Ma questa è un’altra storia). Attualmente quindi il reparto di oncologia del Papardo, gestito in regime di convenzione con il Policlinico può contare solo su 3 medici e 4 ricercatori, ma,con il “dirottamento” di Nicocia, che tra l’altro non è oncologo,negli uffici del coordinamento degli staff aziendali, di fatto si riduce a 6…..
“Sig. Governatore- conclude la lettera- la UILFPL di Messina confida in un Suo autorevole e risolutorio intervento per rimuovere un manager che in parecchie occasioni ha violato non solo la legge, ma anche le regole di buona amministrazione, perdendo di fatto l’autorevolezza necessaria ad amministrare un’Azienda sanitaria particolarmente importante della città di Messina che dovrà affrontare da qui a breve problematiche di grande rilevanza sociale”.
La Uilfpl quindi alza il tiro e a Crocetta chiede direttamente “la testa” del manager che secondo l’organizzazione sindacale non avrebbe svolto appieno il suo compito né seguito le regole del buon amministratore.
Rosaria Brancato