Mi preme poter rappresentare un tema che da anni vado ad affrontare con i vari assessori al ramo che nel tempo si succeduti. La questione riguarda la fruibilità da parte dei visitatori del Gran Camposanto dell'ingresso situato sulla via Baglio, la cui disponibilità si limita nei soli tre giorni nel periodo della commemorazione dei defunti. Postazione, questa, posta a ridosso di un’area ad altissima densità di tombe (perlopiù recenti), che a fronte dei due ingressi, utili a servire la stessa zona, che si affacciano sulla pericolosa e striminzita via San Cosimo, agevola notevolmente, con percorsi vicini e pianeggianti il raggiungimento dei luoghi da visitare. Altro elemento rilevante, è dato dalla possibilità di parcheggio lungo la stessa via, a sua volta raggiungibile direttamente dallo svincolo di Gazzi.
Il fatto curioso è che dall'allora assessore Squadrito (anno 2006) fino all'attuale Ialacqua, la proposta, in ragione degli articolati favorevoli elementi complessivi, è risultata oggetto di attenzione e forte condivisione. Tre assessori, tre correnti politiche diverse, stesso esito. Avanzare a questo punto un qualche sospetto circa una non propria sintonia fra l'indirizzo politico e quello gestionale – avendo ricevuto, fra l'altro, segnali di diversa visione dal Dipartimento Cimiteriale – penso proprio ci possa stare.
Un generale interesse, benché piccolo, che in questa città succede debba cedere il passo ad altro. Le poche righe, purtroppo, non consentono l'esposizione di fatti ed episodi in qualche caso assai indicativi.