O della Lettera Madre Regina, salva Messina, salva Messina. E’ stata celebrata ieri la festa della Patrona della città, la Madonna della Lettera. Una festa sentita, quest’anno forse ancora più degli ultimi perché arrivata in un momento di particolare difficoltà per il popolo messinese, così come per tutta la nazione. Lo spostamento di un giorno delle celebrazioni, per la coincidenza con la festa della Santissima Trinità, non ha influito sul numero dei presenti. In tanti hanno voluto partecipare alla festa della Madonna, chiederLe un aiuto.
Lo avevano promesso e hanno rispettato la parola. I lavoratori ex-Servirail hanno assistito silenziosamente al corteo di persone che la mattina ha fatto ingresso in cattedrale per celebrare la santa Messa dedicata alla Patrona. E’ a lei che si sono affidati sperando di poter veder definitivamente risolta la vertenza che ne vede il futuro occupazionale appeso a un filo. Sul nuovo striscione appeso al balcone del Campanile si leggeva: “Madonna della Lettera Proteggici tu”. Una preghiera accorata che si è unita a quella pronunciata all’interno della Basilica da Mons. Calogero La Piana e dall’Arcivescovo di Agrigento Franco Montenegro, nostre illustre concittadino e già vescovo ausiliare di Messina, che ha celebrato il rito sacro.
«Stiamo attraversando un momento particolarmente difficile – ha affermato La Piana – sia dal punto di vista sociale che religioso. Dobbiamo continuare a credere nella forza di Dio. In questo giorno di lutto nazionale, preghiamo per i nostri fratelli emiliani e rivolgiamo un pensiero ai lavoratori ex-Servirail che attendono una nuova collocazione occupazionale». Parole cui fanno eco le dichiarazioni di Mons. Montenegro: «La speranza non deve essere abbandonata anche se spesso, guardando i telegiornali o leggendo i giornali viene da chiedersi a che punto stiamo arrivando»
Altre preghiere nel pomeriggio, al momento della partenza da piazza Duomo, lungo il tragitto, fino al rientro. Proprio sul palco allestito di fronte all’ingresso della cattedrale l’arcivescovo di Messina, Calogero La Piana, ha lanciato ancora un appello alla Patrona affinché possa assistere chi soffre ed è disperato. Dai poveri, che sono sempre più, ai fratelli emiliani che soffrono il panico e la paura per i ripetuti terremoti che hanno generato morte e distruzione. Invocata dalla materna intercessione della Beata Vergine Maria il conforto e il sostegno per le popolazioni e la ripresa alla vita normale in quelle terre così duramente colpite. Tra l’altro, la diocesi di Messina, si impegnerà attraverso una colletta che verrà avviata in tutte le chiese il 10 giugno, come richiesto dalla Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, per inviare dei fondi alla gente emiliana.
E poi la crisi, che nella nostra città si avverte in maniera particolare. La Piana non poteva che partire dai lavoratori Servirail che si trovavano anche ieri (e si trovano ancora) sul campanile del Duomo per rivendicare il proprio posto di lavoro. L’arcivescovo ha invitato tutti i rappresentanti istituzionali, le forze politiche, sindacali e sociali ad essere unite per sostenere questa battaglia che è civile e morale, che riguarda degli uomini ma anche la dignità delle loro famiglie. Una delle tante vertenze che attanagliano la nostra amata ma martoriata terra. La Piana ha continuato rivolgendo un pensiero ai lavorati ex Ferrotel, poi ancora facendo riferimento alle condizioni dell’Atm e dell’Ato rifiuti, senza dimenticare la mancata attivazione del servizio antincendio, ricordando quanto grave sia stato nel nostro territorio l’assenza di attenzione per ciò che concerne la salvaguardia ambientale e idrogeologica. Come le alluvioni purtroppo ci ricordano. Un messaggio dai tratti fortemente “politici”, molto apprezzato dalla gente che ha risposto con rumorosi applausi. Infine l’appello alla preghiera, l’inchino alla Madonna della Lettera affinché continui a sostenere e a benedire la nostra città. (ER-EDP)
LA LETTERA
Maria Vergine figlia di Gioacchino, umilissima serva di Dio, Madre di Gesù crocifisso, della tribù di Giuda, della stirpe di Davide, salute a tutti i Messinesi e benedizione di Dio Padre Onnipotente. Ci consta per pubblico strumento che voi tutti con fede grande avete a noi spedito Legati e Ambasciatori, confessando che il Nostro Figlio, generato da Dio sia Dio e uomo e che dopo la sua resurrezione salì al cielo: avendo voi conosciuta la via della verità per mezzo della predicazione di Paolo apostolo eletto per la qual cosa BENEDICIAMO VOI E LA VOSTRA CITTA’ della quale noi vogliamo essere perpetua protettrice.