“Caro assessore, la mia, la nostra città, vive nel degrado più assoluto, ultima tra le città di questo Paese. Una delle cause, visibili a tutti, è la gestione dell’Ambiente. Sento pertanto l’obbligo di intervenire non foss’altro per l’esperienza fatta a suo tempo presso la “macchina” comunale. E, senza tema di smentita, affermo che nessuno risolverà il “problema” Messina. Né dal basso, né dall’alto, né dal centro. I partiti e i sindacati continueranno le loro… politiche; le Istituzioni pubbliche il loro… percorso; il cittadino, con i suoi movimenti e con le sue associazioni, tra sterili critiche e lamentele, si dibatte in politica, come pesce fuor d’acqua, nel sociale con rassegnazione, da un lato, e speranze, dall’altro. Il problema Messina è problema prettamente “culturale” e la responsabilità è collettiva. La ragione speculativa, adoperata dai puri, deve essere necessariamente e strettamente connessa con la ragione empirica poter trovare le giuste ed adeguate soluzioni. Conoscendo gli “effetti” bisogna risalire alle cause e conoscendo le cause individuare le responsabilità e individuate le responsabilità eliminare gli effetti; una indagine compiuta con metodo induttivo per trovare il movente ed aver conoscenza. Non basta partire con l’onestà intellettuale formulando buoni proponimenti per eliminare le criticità, bisogna che tutti, o quanto meno la maggioranza degli onesti si unisca, in mutuo soccorso, sotto un “denominatore” comune. Il problema, come accennato, è culturale; e la principale causa risiede nel nostro bagaglio culturale, sociale ed individuale. Mancano, nella coscienza di molti, due fondamentali principi valori: “l’Agire per dovere” e “l’esercizio del controllo”. Assessore Ialacqua non le chiedo di farsi da parte e di lasciare ad altri il posto, sarebbe inutile e stupido, e lo dico per esperienza, ma le chiedo, in difesa dell’ onestà intellettuale, e per rispetto dell’ignoranza (nel senso della non conoscenza) del cittadino di compiere quell’obbligo morale che compete all’onesto amministratore – dare certezze e non speranze – di informare l’elettorato attivo dei perché quei suoi proponimenti, esposti nel suo programma elettorale, non si sono realizzati, quali le cause, pregandola di non aver timore alcuno.
Mi riferisco : 1) ad un Piano Regolatore Generale dell’Ambiente (Prga); 2) all’istituzione di un ufficio tecnico per la raccolta dei dati ambientali e sanitari; 3) alla predisposizione di un bilancio ambientale periodico; 4) alla promozione di nuovi stili di vita; 5) alla emanazione da parte del sindaco di una delibera di divieto per i circhi che utilizzavano animali negli spettacoli; 6) alla effettuazione di un censimento degli spazi a verde nei quartieri, 7) alla piantatura di un albero per ogni nato in città, e poi la Carta del Verde Urbano ed il forum del Verde urbano, sottoscritto convenzioni con Istituto Agrario e con gruppi, associazioni, singoli cittadini, per la cura e la manutenzione ordinaria del verde urbano, Piano del verde urbano, etc. A tanto si aggiunge che lei non ha obbligato, attivando il sindaco nella sua qualità di Autorità sanitaria locale, chi di dovere a tenere accese le centraline per la registrazione degli inquinanti, non ha predisposto i piani di intervento in caso di inquinamento e non fatto controllare gli scarichi delle auto nonostante le relative ordinanze siano ancora in vigore. A questo si aggiunge che non ha messo in atto le procedure per acquisire al Comune tutte le attrezzature utilizzate per il monitoraggio ambientale e sismico della zona nord, che, grazie ad incuria, stanno marcendo. Nulla di quanto da lei promesso è stato realizzato. La cittadinanza attende risposta”.