L'emergenza rifiuti continua ad interessare la città di Messina. Se da un lato l'arrivo dei nuovi cassonetti e dei nuovi mezzi di trasporto (presto in azione sul territorio) fa ben sperare, dall'altro la chiusura della discarica di Mazzarrà (prevista per Settembre) non fa altro che gettare benzina sul fuoco. Inoltre, il sito di stoccaggio di Pace, secondo quanto decretato dai tecnici della Provincia, dell'Arpa e dell'Asp, presenterebbe delle irregolarità, di conseguenza è stata stilata un'informativa spedita direttamente in Procura.
Mentre l'Assessore all'Ambiente, Daniele Ialacqua, ed il Sindaco Renato Accorinti cercano una valida soluzione (chiedendo aiuto alla Regione), scendono in campo per esprimere la loro opinione anche i Consiglieri Comunali.
Francesco Pagano e Claudio Cardile, Pd, in una nota inviata al Prefetto Trotta, al primo cittadino ed al Direttore Generale dell'Asp di Messina, hanno voluto nuovamente denunciare la grave situazione: in un altro documento, inoltrato il 15 Luglio scorso, Pagano e Cardile avevano chiesto che fosse riconosciuto lo stato d'emergenza sanitaria ambientale, ma, come scrivono, "nulla è cambiato e la situazione è rimasta la stessa". Continuando, i due Consiglieri fanno notare come i Responsabili di Messinambiente abbiano fatto intendere che i tempi per riprendersi dalla crisi non saranno brevi; a tal proposito, Pagano e Cardile si rivolgono direttamente all'Asp ed al Prefetto, "Si chiede all'ASP di certificare lo stato di emergenza sanitaria qualora venga ravvisata e contestualmente, rilevata la totale inefficienza dell'Amministrazione Comunale e di Messinambiente, si chiede al Prefetto di valutare la possibilità di chiedere il supporto dell'esercito, così come avvenuto in altre città d'Italia, per risolvere la grave situazione emergenziale che da mesi nessuno riesce a fronteggiare".
Intanto, sull’emergenza rifiuti interviene anche Nino Carreri dei Democratici Riformisti, che esordisce in una nota con toni forti, "Chiudono le discariche e sui cittadini si abbatteranno le sciagure". Il Consigliere Comunale, lancia un attacco sia alla politica regionale sia a quella locale:"La politica regionale sui rifiuti non ha mai invertito rotta e continua a “gettare in un buco” gli scarti del finto benessere dei cittadini che diventa benessere solo per i gestori delle discariche". Anche la rivoluzione immaginaria di un’amministrazione a spinta ecologista naufraga impietosamente sullo scoglio delle discariche….con tanto di denunce alla procura".
Carreri propone quindi una via alternativa per risolvere l'emergenza: utilizzare i dissociatori molecolari, un sistema capace di trattare i rifiuti indifferenziati, senza creare percolato, ottenendo materiale inerte riutilizzabile sotto forma di mattoncini o fondo stradale. In passato questa idea non è piaciuta cosi come non sono mai piaciuti i sistemi di trattamento diversi dalle discariche ma perché non provarci piuttosto che arrendersi al “sistema ?".
Claudio Panebianco