Gli ausiliari del traffico possono sanzionare i veicoli in sosta vietata in tutto il territorio comunale. A stabilirlo è la sentenza 21268/14 della VI sezione della Corte di Cassazione, che “estende agli ausiliari del traffico, ai fini di semplificazione dell'attività amministrativa, il potere di prevenire ed accertare infrazioni al codice della strada in alcune ipotesi tassative”.
A segnalarlo, in una lettera rivolta al sindaco Renato Accorinti, all'Atm e alla Polizia Municipale, il presidente della IV circoscrizione, Francesco Palano Quero, insieme ad uno dei consiglieri, Antonio Giannetto.
La sentenza ammette l'intervento diretto degli ausiliari in caso di sosta nelle aree soggette a concessione di parcheggio, sulle corsie riservate ai mezzi pubblici e su tutto il territorio comunale, purché essi siano stati regolarmente delegati dal Sindaco. Tra le motivazioni della Cassazione, il fatto che il personale ausiliario sia a tutti gli effetti alle dipendenze del Comune, e non di una ditta privata, e che sia stato regolarmente formato e riconosciuto idoneo allo svolgimento del compito.
La sentenza potrebbe rappresentare una boccata d'ossigeno per la lotta contro la sosta selvaggia. La Polizia Municipale lamentava già da tempo una carenza d'organico, che impediva un efficace controllo del territorio al di fuori della zona a traffico limitato; grazie alle nuove norme sarebbe invece possibile impiegare ulteriore personale operativo che, tramite un semplice provvedimento nominativo, potrebbe multare e far rimuovere veicoli in sosta vietata su tutto il territorio comunale.
Giovanni Passalacqua