Ultima in ordine di apparizione di una catena di dimissioni iniziate nel maggio 2016 è la sua: Salvatore Jervolino.
Con una stringata mail di due righe l’attuale consigliere del Cda del Vittorio Emanuele, nominato in rappresentanza della Regione, ha comunicato al sovrintendente Egidio Bernava le sue dimissioni.
Jervolino ha ricoperto nel corso degli ultimi 3 anni diverse cariche: da presidente del Collegio dei revisori dei conti ha bacchettato ed evidenziato le criticità della gestione Saja-Puglisi del Teatro. Successivamente, dopo la raffica di dimissioni, a fine dicembre 2016 è stato nominato dall’assessore regionale Barbagallo commissario straordinario dell’Ente, carica che ha ricoperto fino ad inizio estate. In ultimo, dopo la nomina del nuovo presidente, Luciano Fiorino e del nuovo Cda, Jervolino è rimasto al Vittorio Emanuele come consigliere, in quota Regione.
Le polemiche, gli scontri finiti anche in Procura, i veleni non sono mancati in questi mesi ed il passaggio dalla gestione Saija-Puglisi a quella attuale Bernava-Fiorino è stato travagliato e costellato di ogni genere di diatriba.
Carte e verbali sono finiti all’attenzione della magistratura, contabile e non, mentre la Regione continua a dimostrare un totale disinteresse nei confronti di un Teatro che va a morire.
Jervolino non ha mai gradito l’essere passato dalla poltrona di vertice (che era temporanea giacchè era commissario straordinario) a quella di consigliere, e in questi mesi non sono mancate le frizioni con Fiorino e con Bernava.
Le cose sono andate peggiorando nelle ore dell’approvazione del bilancio, dal momento che in gioco c’è il futuro dell’Ente al punto che lo stesso Fiorino ha detto di essere pronto a dimettersi.
Una polveriera che sembra essere sempre sul punto di esplodere. La stagione 2017/2018 è stata varata e i primi dati sugli abbonamenti fanno ben sperare.
Ieri Jervolino ha inviato la lettera di dimissioni.
Non sappiamo ancora se è l’ultima puntata di una lunga stagione di veleni.
Rosaria Brancato