“Rivelazione del segreto istruttorio”. E’ l’accusa con cui il pubblico ministero Mariangela Farro della Procura della Repubblica di Cosenza ha iscritto nel registro egli indagati , l’ex commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Giuseppe Zuccatelli, finito sulla gogna mediatica, lo scorso mese di maggio per aver dichiarato che “Le mascherine non servono ad un c… Quella che serve, in realtà è la distanza. Per trasmetterti il virus io, che sono positivo, devo baciarti standoti 15 minuti con la lingua in bocca, altrimenti, stai tranquillo, il virus non lo becchi”.
Zuccatelli è indagato perché avrebbe fornito delle notizie segrete al presidente della Commissione antimafia, Nicola Morra, sull’inchiesta avviata dalla Procura cosentina nei confronti di Villa Torano, quando in pieno lockdown si sviluppò un grande focolaio tra pazienti ed infermieri all’interno della RSA. L’accusa che viene mossa a Zuccatelli è quella di avere chiesto ed ottenuto un file audio con una comunicazione intercorsa il 21 marzo del 2020 tra un medico del 118 e un responsabile di turno della residenza sanitaria assistenziale Villa Torano avente ad oggetto il trasferimento di un anziano ospite della Rsa, successivamente deceduto, per poi inviarla tramite whatsapp al presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra (non indagato) .