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Lia e Frisenna squalificati dopo Catania-Messina, multa agli etnei

MESSINA – Provvedimenti prevedibili, e confermati, dopo la 36ª giornata del girone C per i tesserati dell’Acr Messina Damiano Lia e Giulio Frisenna. I due biancoscudati nella sfida di domenica sera al “Massimino” erano stati ammoniti dal signor Delrio, protagonista anche nell’episodio che ha deciso la partita concedendo rigore ai padroni di casa, ed essendo i due da tempo in diffida salteranno la partita di domenica sera contro il Potenza per loro a Catania è arrivata la quinta ammonizione del campionato.

Così ha deciso il giudice sportivo Stefano Palazzi che inoltre ha anche ammonito Ermanno Fumagalli, con quest’ultimo che sale a quota nove gialli e si aggiunge ai diffidati biancoscudati ancora a rischio Salvo, Franco e Pacciardi, ammonizione anche per Marco Rosafio. Dal provvedimento risulta anche una multa per il Catania, 2500 euro “per avere intonato cori offensivi e insultanti nei confronti dei tifosi avversari”, un po’ la stessa ammenda che spesso viene contestata alla tifoserie del Messina, a questo si aggiunge anche un lancio di “una bottiglietta d’acqua semipiena nel recinto di gioco sulla pista di atletica, senza conseguenze”.

Per la salvezza matematica

In vista della sfida contro il Potenza, che potrebbe essere decisiva per la matematica salvezza, tra le file dei lucani mancherà Pasquale Schiattarella, espulso e squalificato per le ultime due del campionato “in quanto, a gioco fermo, con un gesto di rabbia, lo (un calciatore avversario, ndr) spingeva colpendolo con entrambe le mani aperte all’altezza del collo”; sarà assente anche Bruno Verrengia che è stato ammonito da diffidato. Partita sentita contro il Foggia visto che anche il dirigente Gerardo Gastone è stato squalificato per una giornata per un faccia a faccia con i calciatori avversari. La società ha anche ricevuto una multa da 2500 euro per avere i tifosi lanciato un fumogeno in campo, intonato cori contro l’assistente dell’arbitro numero uno e per avere utilizzato fischietti che hanno disturbato lo svolgimento della gara.

Ricordiamo che il Messina vincendo o pareggiando sarebbe matematicamente salva perché non potrebbe più scendere al di sotto della quindicesima posizione, l’ultima utile per la salvezza diretta. Ma anche perdendo e auspicando che contemporaneamente il Monopoli non batta il Crotone allo stadio “Ezio Scida” lo scenario peggiore possibile potrebbe essere Messina sedicesimo ma con dieci punti di vantaggio sul Monterosi Tuscia e non si disputerebbe il playout.

Testa al Potenza

Il capitano Antonino Ragusa dopo Catania pensando al Potenza ha detto: “L’obiettivo è sempre stata la salvezza, è normale che quando sei quasi salvo un pensierino lo fai ai playoff, ma non abbiamo mai perso di vista l’obiettivo salvezza. La prossima partita la affronteremo come tutte le altre, a testa alta e con il piede schiacciato sull’acceleratore”.

L’allenatore Giacomo Modica provando a tracciare un bilancio complessivo aveva detto: “Per un anno abbiamo condiviso un percorso meraviglioso e abbiamo offerto quello che potevamo, non abbiamo fatto ancora nulla di importante. Sono soddisfatto oltre ogni lecita immaginazione. I miei meriti me li prendo allenando un gruppo fantastico, andando al campo e divertendomi con loro. Per un allenatore poi la soddisfazione più bella è far crescere dei giocatori che fino all’anno scorso erano sconosciuti”.

Immagine in evidenza di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook dell’Acr Messina