Sicilia, trovata l’intesa nella maggioranza. Addio Province

La Province siciliane vanno verso il capolinea. La giunta Crocetta e la maggioranza hanno infatti trovato dopo alcune ore di confronto l’accordo sull’abolizione delle Province e la nascita di Liberi Consorzi. La strada individuata dovrà comunque passare dal vaglio dell’Ars, ma in ogni caso la soluzione adottata dalla Sicilia potrebbe diventare un modello da imitare su scala nazionale. La giunta e la maggioranza accelerano sulla rivoluzione delle Province. Che non sarà un’ abolizione degli Enti intermedi ma una riorganizzazione generale delle competenze. E’ durato alcune ore il confronto tra il governatore e i capigruppo dei partiti di maggioranza a Palazzo d'Orleans. In nottata la proposta individuata nel pomeriggio sarà varata dalla giunta e domani sarà sul tavolo della Commissione Affari Istituzionali all’Ars, dove ci sono già altri 9 disegni di legge sull’argomento, ma la riforma ipotizzata dalla giunta Crocetta ha già ottenuto il via libera dei partiti della maggioranza.
Le Province verranno sostituite dai liberi consorzi di Comuni previsti dallo Statuto. Prevista l’attribuzione di competenze diverse ai Liberi Consorzi rispetto alle Province, dai rifiuti, alla gestione delle acque fino all’edilizia popolare. All’orizzonte c’è quindi la fine degli Ato idrici e degli Ato rifiuti. Altre competenze attualmente in mano alle Province saranno decentrate ai singoli comuni, come l’edilizia scolastica. Ma la nuova visione delle Province comporterà un drastico taglio ai costi della politica sia con la scomparsa dei Cda dei vari enti partecipati che soprattutto con la cancellazione delle cariche elettive sia per quel che riguarda la giunta che il Consiglio provinciale. Le indennità saranno abolite e sostituite con i rimborsi.

La riforma infatti prevede per i Liberi Consorzi “elezioni di secondo livello” senza la previsione di alcuna indennità. Saranno i sindaci dei Comuni del Consorzio a eleggere tra loro il presidente ed i consigli comunali eleggeranno il Consiglio, che avrà comunque meno componenti rispetto agli attuali Consigli provinciali. Il ddl che la giunta si appresta a varare prevede il congelamento delle elezioni provinciali di maggio per evitare di rinnovare Consigli e amministrazione che rischierebbero così di “restare in vita” lo spazio di un mattino. I partiti della maggioranza hanno accolto con soddisfazione l’intesa raggiunta con Crocetta che aveva dato l’annuncio dell’abolizione delle Province durante la trasmissione L’Arena su Rai 1 ieri pomeriggio.

E’ un buon inizio- ha commentato il capogruppo Pd Baldo Gucciardi- Domani il testo dovrebbe approdare in Assemblea, poi bisognerà fare speditamente, prima si approva la riforma meglio è”.

In verità il passaggio all’Ars potrebbe non essere semplice né rapido, perché quel che viene applaudito alla luce del sole potrebbe cadere sotto i colpi del voto segreto ed in ogni caso c’è ancora tempo per “limature” ed emendamenti. Non è affatto scontato quindi che il testo di riforma che oggi ha avuto il via libera dei partiti della maggioranza resti lo stesso fino al voto finale. Al vertice di oggi pomeriggio erano presenti sia Gucciardi, per i democratici, che Lino Leanza, Udc, Nino Malafarina e Giovanni Di Giacinto, per la lista Crocetta e Giuseppe Picciolo del Dpr: “ E’ una decisione epocale che segna davvero la rivoluzione che con Crocetta stiamo realizzando in Sicilia. Trovo straordinario il reddito minimo di solidarietà che sarà possibile grazie alla dotazione dei 130 milioni di euro derivanti dalla soppressione delle Province”.

Adesso la parola passa all’Ars. Domani si riunirà la commissione Affari istituzionali, per esaminare il ddl che stanotte la giunta Crocetta dovrebbe esitare. La riforma deve essere approvata in tempi brevissimi, entro fine mese, comunque prima dell’inizio dei comizi elettorali, fissati il 27 marzo. E’ chiaro che l’abolizione non sarà immediata, ma nel frattempo si lavorerà, come detto, all’ipotesi di un congelamento delle elezioni provinciali di maggio. Da valutare in attesa del passaggio dalle Province ai Liberi Consorzi l’ipotesi di commissariamenti.

“Esprimiamo soddisfazione per la decisione assunta dal Governo, e da noi auspicata da tempo immemorabile- ha commentato il segretario regionale dell’Udc Gianpiero D’Alia- di sopprimere le Province e ora aspettiamo di esaminare il testo che il Governo sottoporrà ai gruppi parlamentari. Siamo convinti che sopprimere le Province non debba tuttavia configurare il mantenimento in vita o la costituzione di inutili carrozzoni, perché altrimenti sarebbero vanificati quei risparmi di spesa che invece sono necessari”.

Rosaria Brancato