“Comunicazione pubblica e d’impresa”: la parola e il suo utilizzo

Si è tenuta al Salone degli Specchi, al Palazzo dei Leoni, la presentazione del volume “Comunicazione pubblica e d’impresa” di Francesco Pira, docente alla facoltà di Comunicazione degli Studi di Messina, e di Andrea Altinier, assente alla presentazione, edito da Libreria Universitaria.

Sono intervenuti, con la moderazione della giornalista Rachele Gerace e la presentazione di Daniela Bonazinga, Filippo Romano, commissario della Provincia Regionale di Messina, che ha sviluppato il tema della comunicazione degli uffici stampa in relazione alla pubblica amministrazione e agli errori di una errata diffusione delle notizie; Tiziano Minuti, responsabile dell’ufficio del personale Caronte&Tourist, che si occupa di comunicazione d’impresa; Mario Bolognari, noto antropologo; Filippo Grasso, docente di Analisi di mercato dell’Università di Messina.

Il testo, ha spiegato Pira, è utile agli studenti di giornalismo, ma soprattutto è una sfida, una lotta contro la strumentalizzazione delle notizie da parte dei social network, come Twitter, che, surclassando la figura del giornalista, può essere fonte di una comunicazione errata, dalla quale bisogna difendersi e vanno difese soprattutto le nuove generazioni che disconoscono le notizie della carta stampata, affidandosi esclusivamente alla rete.

Il secondo versante è quello della comunicazione aziendale, che evidentemente, in relazione all’ufficio stampa delle aziende, deve usare la stessa come strumento giustificante. A questo proposito si è fatto riferimento all’attualità prendendo come esempio lo scandalo della casa automobilistica della Volkswagen.

Come ci insegna Orson Welles la comunicazione è potere.

Lavinia Consolato