Da Messina a Berlino il salto è breve quando di mezzo ci sono un libro, una storia ambientata nella Germania nazista e uno scrittore al suo primo romanzo.
È Felice Jacques Victor Bucalo, italo-francese, nato e cresciuto in riva allo Stretto, l'autore di Nero d'Assenzio, il noir di ambientazione storica pubblicato da Calabria Letteraria Editrice per Rubbettino, il Natale scorso. Un'intricata vicenda di spionaggio è alla base della narrazione che ha in un giovane e spietato tenente delle SS il proprio protagonista. Klaas Von Kleist è il personaggio attorno al quale si svolge un racconto condito dalle frequentazioni variopinte e talvolta stravaganti del militare e una continua lotta contro i nemici del Reich. Fedelissimo alla causa, Klaas si troverà all'interno di un ingranaggio complesso in cui la realtà percepita è ben diversa da quella concreta e, tra l'ambiguità delle circostanze e il doppio gioco di alcune figure che gli orbitano attorno, diventerà quasi impossibile far chiarezza su cosa sia vero e cosa frutto di fantasia, cosa un equivoco e cosa no, di chi ci si possa fidare e da chi sia meglio guardarsi.
Spiccano, tra tutti, i personaggi femminili, diversissimi tra di loro come a voler svelare i mille volti del genere femminile, raccontarne ogni tipo di fragilità, forza, durezza, tenerezza, caparbietà, seduzione. Le donne di Klaas sono madri, amanti, "amiche", fidanzate, sogni erotici che appaiono in una dimensione trovata nel confine tra l'eccesso dei fumi d'oppio e la confusione di una vita dissoluta e frenetica. Netta la contrapposizione tra il giorno e la notte, momento nel quale la vita del tenente è avvolta più che mai dall'oscurità della violenza. Gli omicidi di cui si macchia sono parte integrante del suo lavoro, azioni dovute al regime per tutelarlo da attacchi interni che possano scalfirlo. Ma i complotti possono essere più articolati e complicati di quanto non si pensi e, in men che non si dica, la sottile linea che divide il carnefice dalla vittima, l'amico dal nemico, può diventare impercettibile.
Il desiderio di raccontare una storia ambientata nella Germania di quegli anni, condendo Nero d'Assenzio con molti riferimenti specifici al mondo asiatico, è frutto delle esperienze personali dell'autore che, nel corso della propria vita, ha viaggiato e conosciuto luoghi affascinanti al punto tale da restare indelebili e trovare, evidentemente, posto nel suo romanzo di debutto. Non mancano richiami specifici a circostanze del tempo, usi, costumi, abitudini in voga in un'Europa ormai scomparsa: "Frutto di un lavoro di ricerca molto attento che ho condotto prima di cimentarmi nella stesura del testo", spiega Bucalo in un'intervista video, contenuta sul sito web nerodassenzio.it e sulla fanpage legata al libro, presente su Facebook.
Sono previste sedute di lettura ed eventi di presentazione di “Nero d'Assenzio” anche a Messina, città natale dello scrittore, ormai lontano da anni, che si terranno a partire dalla fine dell'estate. Intanto il romanzo di Felice JV Bucalo, è già stato insignito del premio della critica al Premio Internazionale città di Castrovillari 2017 e, nei prossimi mesi, sarà presentato in occasione di manifestazioni ed eventi dedicati, a Cosenza, realtà in cui ormai da tempo l'autore vive e lavora, Milano e altre città del sud Italia.
Gli aggiornamenti a riguardo sono pubblicati sul sito nerodassenzio.it e la pagina Facebook /nerodassenzio .