MESSINA – “Nell’interesse dei lavoratori siamo disposti al dialogo quanto e come Cgil e Ugl ma la discussione va affrontata entro 5 giorni in sede di procedure di raffreddamento, così come prevede la normativa di riferimento e siamo certi che la direzione aziendale, tanto rispettosa delle regole quando queste le consentono di sanzionare, o peggio, “licenziare” i dipendenti, sarà altrettanto rispettosa della legge 146 del 90”. A parlare sono i segretari di Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Orsa (D’amico, Barresi, Sturiale e Massaro) in merito ai licenziamenti di cinque autisti apprendisti in Atm, al termine del percorso formativo. “Riconosciamo serenamente ad Atm S.p.A. il merito di aver incrementato negli anni i livelli occupazionali – chiosano i sindacalisti – ma per il sindacato ogni singolo posto di lavoro va difeso con ogni strumento, va inoltre riconosciuto al presidente Campagna che quando il gioco si fa duro e per la difesa dei lavoratori i duri cominciano a giocare, riesce sempre a rammollirne qualcuno”.
I quattro evidenziano che “nella riunione del 22 agosto scorso abbiamo avanzato richiesta di risoluzione bonaria della controversia, impegnandoci per le vie brevi ad astenerci da azioni di lotta sindacale nelle more di un futuro incontro risolutore. Nell’attesa della convocazione Atm S.p.A. ha lasciato a casa altri due apprendisti, 5 in totale, ancora una volta senza comunicare nulla ai sindacati e senza motivare la drastica iniziativa, pertanto con nota dell’1 settembre 2023, il fronte sindacale, ancora paziente e unitario, ha rinnovato la richiesta di incontro ordinario senza ricevere alcuna risposta. Considerato il silenzio dell’azienda e in presenza di 5 licenziamenti era preciso dovere di tutti i sindacati attivare le procedure di raffreddamento previste dalla Legge 146/90 per avviare il percorso che impone alle parti di sedersi al tavolo entro 5 giorni e tentare la conciliazione col fine evitare proteste e disagi all’utenza, prassi regolarmente attivata da tutte le sigle sindacali, comprese Cgil e Ugl, il 5 settembre 2022. Solo dopo l’attivazione di dette procedure è giunta a stretto giro di posta l’inusuale risposta di Atm S.p.A. che, in mancato rispetto della suddetta legge – concludono Barresi, D’Amico, Sturiale e Massaro – ha convocato i sindacati in riunione ordinaria per il prossimo 18 settembre, abbondantemente oltre i 5 giorni previsti dalla normativa, senza accennare alle procedure di raffreddamento e aggiungendo all’ordine del giorno dei 5 licenziamenti altre tematiche distraenti”.