E’ durata un mese e sette giorni la detenzione domiciliare (che nel caso di minorenni si chiama “permanenza in casa”) per i due studenti del Liceo Scientifico Archimede arrestati dai Carabinieri con l’accusa di violenza sessuale su una compagna di scuola. Oggi il Gip del Tribunale dei Minori, Michele Saya li ha rimessi in libertà per cessazione delle esigenze cautelari. Dopo lo svolgimento dell’incidente probatorio che ha cristallizzato le prove il giudice non ha ritenuto ci fossero più le condizioni perché i due 17enne restassero ristretti in casa.
La vicenda nei giorni scorsi ha destato molto scalpore. I due furono arrestati dai Carabinieri dopo una denuncia presentata dai genitori della ragazza che avevano raccolto lo sfogo della figlia. La studentessa raccontò che i due compagni l’avevano più volte palpeggiata, si erano abbassati i pantaloni e avevano tentato di indurla a compiere atti sessuali. Questi fatti sarebbero avvenuti sia dentro che fuori l’istituto. Inoltre avrebbero esercitato su di lei forti pressioni psicologiche per tentare di assoggettarla al loro volere. Da qui l’arresto richiesto dal PM Latella.