È iniziata ieri mattina l’occupazione del Liceo Maurolico. Ed oggi sono gli stessi studenti a spiegare i motivi che li hanno portati ad occupare la scuola.
“Ormai da troppi anni, le scuole nel messinese- si legge nel comunicato inviato dai ragazzi- vengono trascurate e per diversi aspetti ignorate dalle varie istituzioni, le quali ultime hanno un approccio troppo poco pragmatico nella risoluzione di questioni che richiederebbero, invece, un intervento rapido e concreto. Pertanto, noi studenti del Liceo Classico Maurolicoabbiamo deciso di farci portavoce di un problema che accomuna tutte le scuole del territorio, stanchi di una società basata sulla politica del rinvio, che vede i giovani, troppo spesso considerati soltanto con le parole come il presente e il futuro della città, strumentalizzati e poco valorizzati, sfruttati solo come pubblico passivo e non invece come generazione su cui puntare ed investire”.
Una protesta che come sottolineano i ragazzi ha come obiettivo quello di vincere la lotta contro la cattiva gestione, a livello strutturale, finanziario e organizzativo delle scuole messinesi. In particolare gli studenti chiedono maggior chiarezza circa il possibile accorpamento all’Istituto tecnico Jaci. Una notizia già smentita lo scorso settembre, ma che nei giorni scorsi ha iniziato nuovamente a circolare. Per questo i ragazzi rivendicano il diritto a sapere nell’ottica del dimensionamento cosa ne sarà della loro scuola.
“Pretendiamo-concludono i ragazzi- un effettivo controllo dei plessi scolastici, come previsto tra l’altro dal DPR 24Giugno 1998, n.249, articolo 2 comma 8, in cui la scuola deve impegnarsi ad assicurare la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti. Vogliamo che ci venga garantita quella sicurezza che ormai da un paio d’anni viene costantemente trascurata, pensando che rimandare il problema, attraverso una semplice proroga, sia sufficiente per risolverlo.Noi abbiamo diritto a ricevere delle risposte concrete e non accettiamo che il problema venga ancora una volta rimandato. LE SCUOLE CEDONO, GLI STUDENTI NO!”
Intanto, ieri nella prima giornata di occupazione i ragazzi hanno incontrato il segretario della CGIL, Pietro Patti con cui si sono confrontati sul tema della sicurezza scolastica. L’incontro ha evidenziato ancora di più la disorganizzazione delle istituzioni nel dare risposte definitive a riguardo, tanto che il segretario della CGIL ha confermato che la questione relativa al dimensionamento delle scuole messinesi risulta “gelata” al momento.
I ragazzi e Pietro Patti si sono, inoltre, confrontati sulle differenze tra le scuole meridionali e quelle settentrionali.