“Le speranze di vita di nostro figlio erano poche e a noi non rimaneva altro che pregare e affidarci alla bravura del dottor Turiaco e del dottor Romeo e di tutta l’equipe medica che non solo c’è stata vicini in questi quasi mesi, ma ha davvero salvato la vita del nostro bambino”.
Mariachiara e Piero hanno gli occhi pieni di gioia e gratitudine mentre, aspettando di riabbracciare il loro Giovanni, raccontano l’incubo vissuto negli ultimi mesi. Giovanissimi, entrambi di Siracusa, questi coraggiosi genitori combattono dallo scorso gennaio contro la rara malattia del loro unico bimbo.
Giovanni è stato trasferito da Siracusa nel Reparto di Terapia Neonatale dell’ospedale Policlinico di Messina ad appena due giorni di vita, per una sospetta occlusione intestinale. Pesava 1,7 kg, la sua stessa sopravvivenza era compromessa.
I genitori hanno affidato con fiducia il futuro del loro piccolo nelle mani del direttore Ignazio Barberi, della direttrice Eloisa Gitto e di tutto il personale sanitario del reparto. Dopo l’arrivo in terapia intensiva neonatale ed i primi accertamenti è emerso subito come il bimbo presentasse una torsione intestinale (volvolo) che aveva già compromesso gran parte dell’intestino (circa 90 cm su 1,50 m). Da qui la necessità di intervenire tempestivamente con una resezione con confezionamento dell’ileostomia. Ad eseguire il primo delicato intervento è stata l’équipe della UOC di Chirurgia Pediatrica, composta dai Dott.ri Nunzio Turiaco, Pietro Antonuccio, Maria Rosaria Gravina, anestesista Dott. Lerry Mercurio. A distanza di un mese però, è stato necessario ricanalizzare l’intestino con un’ altra delicata operazione eseguita in équipe dal prof. Carmelo Romeo e dal dott. Nunzio Turiaco, anestesista Prof. Giovanni Chillè. Intervento, quest’ultimo, che ha infine consentito di ricostruire con successo la continuità intestinale.
Finalmente il piccolo Giovanni sta bene, pesa 3,4 Kg e non ha più bisogno di alimentarsi per via venosa. Per mangiare desidera solo attaccarsi al suo biberon e stare vicino a mamma e papà.
Veronica Crocitti