Un “escamotage” utile per prendere tempo ed evitare che il super ingarbugliato “nodo” Atm venga al pettine più di quanto già non sia. E’ questo ciò che viene da pensare riguardo la “rinnovata” delibera Atm, esitata dalla giunta lo scorso 14 ottobre ed “informalmente” discussa ad inizio settimana in commissione partecipate dai componenti dell’organo consiliare alla presenza dell’assessore alla mobilità Melino Capone e del direttore generale Claudio Conte. Il contenuto del testo deliberativo, rispetto al quale i consiglieri hanno presentato non poche osservazioni, dice tutto ma al tempo stesso poco: tutto rispetto alle principali “linee guida”, trasformazione in Spa, messa in liquidazioni, scadenze da rispettare e riassorbimento del personale, poco rispetto ai “dettagli” riguardanti le modalità di espletamento dei suddetti procedimenti, o in merito ai criteri del successivo ingresso del privato nelle quote di partecipazioni aziendale, che dovrebbe avvenire entro due anni dalla metamorfosi dell’Azienda speciale in Spa.
Uno degli aspetti su cui anche in commissione i consiglieri hanno mostrato di volere fare chiarezza, riguarda la seguente prescrizione: “il nuovo soggetto giuridico, il cui Statuto, unitamente al Piano industriale, dovranno essere approvati dal Consiglio comunale con successivo atto, sia formato a maggioranza pubblica”. Non si comprende come mai, infatti, quegli atti che sono da considerare la base del nuova “creatura giuridica” debbano essere sottoposti all’esame del civico consesso in un secondo momento e non contestualmente. Dulcis in fundo, rimane da chiarire, anche il capitolo “esternalizzazioni dei servizi di mobilità urbana e dei servizi correlati”, come si legge nel testo delibera “nell’ottica di una diversa e migliore organizzazione generale proprio dei servizi.
Delibera a parte, in “casa” Atm il direttore generale Claudio Conte è intenzionato a fare chiarezza nell’inestricabile querelle Comune-partecipata. Nel 2008, Conte inoltrò all’allora Commissario Straordinario Gaspare Sinatra la richiesta di revoca di bocciatura del bilancio consuntivo 2006 votato dal Comune, bilancio a cui il Cda Atm e il Collegio dei Revisori avevano fornito parere positivo. Stessa strada che il direttore generale intende seguire in considerazione della bocciatura dei bilanci consuntivi 2007-2008 da parte del consiglio, nonostante gli stessi documenti contabili abbiamo avuto l’ok del Collegio dei Revisori. La “proposta” verrà a breve ufficialmente formulata all’attuale commissario straordinario Santi Alligo, cui spetta l’eventuale avvio dell’iter giudiziario. Ancora una pagine nell’infinita saga Comune-Atm. (ELENA DE PASQUALE)