Società

L’impegno dell’Autorità portuale dello Stretto di Messina per la parità di genere

E’ iniziata in modo suggestivo la giornata del 4 ottobre dedicata dai porti italiani all’approfondimento sull’uguaglianza di genere: la stele della Madonnina del porto di Messina è stata infatti illuminata con il colore assegnato a questo obiettivo dall’Agenda Onu 2030 per sensibilizzare tutti su questa tematica strategica.

Dopo il collegamento con l’evento nazionale organizzato da Assoporti, si è svolta in diretta Facebook la tavola rotonda promossa dall’Autorità di Sistema Portuale “Un patto per la parità di genere: l’impegno dei porti dello Stretto”.

Accolte con grande e attenta partecipazione dal presidente Mega e moderate da Maria Cristiana Laurà, hanno animato l’incontro le consigliere di parità delle due Città metropolitane di Messina e Reggio Calabria, Mariella Crisafulli e Paola Carbone, la segretaria generale della Cisl di Reggio Calabria, Rosi Perrone, l’ordinaria dell’Università di Messina, Cinzia Ingratoci, e le due operatrici portuali Mariagiovanna Cacopardi, raccomandataria marittima, e Alessandra Latino, direttrice generale dei Cantieri Palumbo.

Il Patto dei porti per la parità di genere, presentato da Giuliana Foti e Emanuela Scalia, componenti per l’AdSP del Gruppo di lavoro di Assoporti che ha redatto l’innovativo documento nazionale, è stato sottoscritto dal presidente Mega che ha sottolineato come la valorizzazione del ruolo della donna anche nel distretto portuale possa costituire un fattore di successo e di indiscusso progresso sociale, economico e culturale. Massima adesione all’iniziativa da parte della senatrice Barbara Floridia, sottosegretaria di Stato, che ha portato il suo saluto evidenziando la grande attenzione del governo nazionale con politiche a sostegno della parità di genere.

Il confronto proficuo ha fatto emergere numerose azioni concrete da avviare sin da subito in seno alla stessa AdSP e quali buone prassi per l’intero cluster portuale per il passaggio dall’uguaglianza formale all’uguaglianza sostanziale. Fra queste, l’attivazione del Comitato Unico di garanzia-Cug per rafforzare la tutela di lavoratrici e lavoratori attraverso azioni propositive, consultive, di verifica e di conciliazione; la redazione del Bilancio di genere, importante strumento per valutare l’impatto delle politiche aziendali sui dipendenti; l’avvio ed il consolidamento di politiche e misure di benessere aziendale che garantiscano ai lavoratori pari opportunità e pari riconoscimento di potenziale e competenze individuali nonché la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro; il monitoraggio e la verifica periodica delle politiche aziendali poste in essere; la previsione di quote di genere, unico grimaldello per poter accedere ai tavoli decisionali; maggiore attenzione a linguaggio e lessico di genere utilizzati in qualsiasi contesto e documento scritto; la collaborazione con Università e Istituti scolastici per attività di tutoraggio e orientamento delle giovani donne verso le professioni legate al mare, fino ad ora considerate di esclusiva appartenenza maschile, al fine di superare definitivamente gli stereotipi di genere.

“La Tavola Rotonda ha mostrato l’entusiasmo di avviare un percorso fattivo per la definitiva riduzione del divario di genere nei porti di nostra competenza. Mi sono impegnato personalmente a istituire in tempi brevi una Consulta per la parità di genere dei Porti dello Stretto, per condividere con tutto il ‘cluster’ portuale l’adozione di politiche comuni finalizzate alla piena applicazione del patto che abbiamo siglato” afferma il presidente Mega. “L’attuazione di tutte le misure individuate sarà un obiettivo strategico dell’AdSP dello Stretto che potrebbe mirare anche ad ottenere la certificazione di genere proposta dal governo Draghi nel Pnrr come elemento di premialità per assicurarsi fondi aggiuntivi”.