L'incendio di Mazzarrà Sant'Andrea, il sindaco accusa: "Un disastro annunciato"

L’incendio di Mazzarrà Sant’Andrea, il sindaco accusa: “Un disastro annunciato”

Gianluca Santisi

L’incendio di Mazzarrà Sant’Andrea, il sindaco accusa: “Un disastro annunciato”

giovedì 27 Giugno 2024 - 19:30

Durissima presa di posizione del primo cittadino. Intanto è stato disposto il divieto di consumo di frutta, verdura e ortaggi di produzione locale

“Se solo mi avessero ascoltato per tempo… Solo questo è il mio unico ed amarissimo commento. Continuo a ripeterlo tra me e me dal pomeriggio del 25 giugno. Da quando qualche mano ignobile ha appiccato l’incendio in più punti vicini alla discarica e lo stesso ha successivamente lambito la stessa. Sospinto dal vento, il fuoco ha divorato il telo superficiale e poi ha bruciato l’intero versante dei rifiuti abbancati nella ex discarica comprensoriale di contrada Zuppà”. Non si dà pace il sindaco di Mazzarà Sant’Andrea, Carmelo Pietrafitta, dopo il devastante incendio nell’ex discarica di rifiuti che ha tenuto impegnati per giorni uomini e mezzi di vigili del fuoco. Le conseguenze, in termini di inquinamento ambientale, sono in fase di accertamento da parte dell’Arpa che ha installato una centralina nel centro abitato al fine di monitorare la qualità dell’aria e l’eventuale presenza di agenti inquinanti.

L’ordinanza: divieto di consumo di frutta e ortaggi

Oggi a titolo precauzionale è stata emessa un’ordinanza che vieta il consumo di frutta, ortaggi e verdura, specie a foglia larga, di produzione locale. Laddove non fosse possibile evitarne il consumo, l’Amministrazione comunale raccomanda di effettuare preliminarmente un accurato e prolungato lavaggio con acqua corrente. Viene raccomandato inoltre di evitare il consumo di latte di produzione locale. Tutto ciò fino ad ulteriori determinazioni derivanti dalle analisi dei contaminanti presenti nell’aria.

L'incendio nell'ex discarica di Mazzarà Sant'Andrea

Intanto il sindaco Pietrafitta è passato all’attacco: “Ho dovuto assistere in questi anni ad un continuo, estenuante ed incomprensibile scaricabarile ed a giochi rimbalzo di responsabilità. Agevolati, peraltro, da previsioni normative che sembrano essere state concepite solo per restare sulla carta, senza mai poter avere un qualche effetto o applicazione di ordine pratico. Da anni avevo contribuito a lanciare l’idea della salvaguardia e bonifica del sito attraverso la riattivazione dell’impiantistica a valle della discarica. Ma, nonostante l’evidente coerenza del progetto e la sua necessità e convenienza per un intero comprensorio che è totalmente sprovvisto di detti servizi essenziali, fino ad oggi siamo ancora ad attendere i pareri dei funzionari regionali”.

Una bonifica attesa da anni e mai attuata

“Sono passati ben tre anni e mezzo da allora! E la sapete una cosa? – continua Pietrafitta – La legge stabilisce che questi pareri andrebbero resi al massimo entro 60 giorni. Dettaglio non di poco conto. Il risultato, ad oggi, è che siamo rimasti inesorabilmente fermi al punto di partenza, quasi come ad attendere un disastro annunciato che poi, puntualmente, si è materializzato sotto i nostri occhi. E’ veramente struggente vedere che tutto va in fumo sapendo che, da decenni, la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea risulta inserita nel Piano Regionale di Bonifica delle discariche e successivamente anche nell’elenco dei siti orfani del Mise e che per la bonifica del sito erano già stati destinati circa 12 milioni di Euro con risorse a carico del Pnrr”. 

Per Pietrafitta si tratta di un “esempio di una pubblica amministrazione elefantiaca, che non riesce a dare soluzione concreta alle necessità del territorio, oggi è posto dinnanzi a noi tutti e comincio a pensare, purtroppo, che nemmeno questo nefasto incidente servirà a dare decisivo impulso alle auspicate soluzioni ed ai più volte sollecitati interventi che recentemente erano stati rivolti anche alla Protezione Civile per l’attuazione di misure urgenti di protezione e salvaguardia ambientale”.

“Mazzarà e i comuni vicini uniche vittime”

“Di fronte alle fiamme che ardono la massa dei rifiuti che tutti i Comuni della Provincia di Messina, per ordine diretto e formale della Regione, della Prefettura o della stessa Provincia Regionale, hanno depositato per anni nel territorio del Comune di Mazzarrà Sant’Andrea – continua il primo cittadino – non posso fare altro che chiedermi dove sono oggi coloro che hanno autorizzato gli abbancamenti e cosa hanno da dire oggi tutti coloro che finora hanno saputo solo fare conciliaboli e riunioni senza mai giungere a soluzione di un problema rispetto al quale l’unica vittima predestinata è la comunità di Mazzarrà Sant’Andrea unitamente a quella di Furnari e degli altri paesi limitrofi che continuano e continueranno, ancora chissà per quanto tempo a subire soprusi, ritardi, ripensamenti e rinvii senza mai addivenire a nulla di risolutivo”.

“Deluso dalle istituzioni”

“Oggi – conclude nel suo sfogo il sindaco Carmelo Pietrafitta – mi sento deluso dalle Istituzioni e, soprattutto, da quegli apparati che, nonostante le interlocuzioni, i solleciti o gli avvertimenti, sono rimasti sempre sordi ed indolenti, come se il problema non li riguardasse. O forse perché, se anche fosse scoppiata la bomba ecologica, ciò sarebbe comunque avvenuto fuori dal loro giardino… e solo a casa dei mazzarresi. Di contro, voglio rivolgere un sincero ringraziamento al Prefetto di Messina, dottoressa Cosima Di Stani, per la sempre viva attenzione rivolta alla questione ambientale che riguarda Mazzarrà Sant’Andrea e l’intero comprensorio”. 

Un commento

  1. Ma tanto noi continuamo a votare i vari Schifani e similari… Stiamo riesumando persino Cuffaro, quindi che pretendiamo?
    Intossichiamoci con la diossina dei fumi dell’incendio : sia mai ci renda meno stupidi!

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