Cronaca

L’indagine su UniCt, la vicenda De Ponte

Francesco Saverio De Ponte è docente a Medicina di UniMe ed è un chirurgo maxillo facciale tra i più noti in Italia. Per questo è un nome di spicco della scuola di chirurgia dell’università di Messina. Ed è con questo ruolo che entra  nell’inchiesta Università Bandita della Procura di Catania, figurando tra i 66 indagati.  “Due scuole di Chirurgia – Messina e Bologna – concordano a tavolino l’invio di un docente presso l’Università di Catania, prima di qualunque bando e prima di qualunque procedura di selezione meritocratica”, scrive il giudice che ha firmato i provvedimenti cautelari.

La prima conversazione che insospettisce gli investigatori è datata 3 novembre 2016. Di seguito, alcuni passi dell’ordinanza di custodia cautelare che riguardano la vicenda.

Nunzio CRIMI (ordinario di Medicina clinica di UniCt ) suggerisce al Rettore pro tempore Giacomo PIGNATARO la chiamata nell’Università di Catania nel settore maxillo-facciale di Alberto BIANCHI, precisando che vi è l’accordo in tal senso fra DE PONTE Francesco Saverio dell’Università di Messina e MARCHETTI Claudio dell’Università di Bologna, esprimendosi come segue: “ci sarebbe uno di Bologna … della scuola di BOLOGNA. .. di MARCHETTI che si chiama BIANCHI…altamente qualificato … ospedaliero … che prenderebbe l’idoneità per ordinario … è associato ora … perché (n.d.r. incomprensibile) … eccetera … e oltretutto in commissione è uscito il suo maestro … quindi non dovrebbero esserci problemi … questo sarebbe disponibile .. . alla scuola di Bologna con DE PONTE hanno dice trovato un altra soluzione che potrebbe questo venire a Catania (. .. ) questa persona che hanno indicato … DE PONTE d’accordo con questo di Bologna … è una persona meglio di DE PONTE va parramini chiaru, cinquantenne, giovane, alto livello professionale è uno dei pochi in Italia che fa la chirurgia …. pediatrica .. .per cui in Sicilia sarebbe l’unico sicuramente a farla … quindi una persona su cui … si ci può“. PIGNATARO si mostra possibilista”.

C’è un problema: Bianchi non è abilitato a professore di seconda fascia. Non è un problema, secondo quando lo stesso riferisce: nella commissione che lo dovrà abilitare c’è lo stesso suo mentore Marchetti. Quindi avrà presto i requisiti per avere un posto in Sicilia. Il 19 novembre De Ponte, Marchetti, lo stesso Bianchi e Basile, non ancora rettore, vanno da Pignataro per pianificare il tutto. Alla fine della riunione, i due prorettori concordano che il modo migliore sia indire un concorso per associato esterno.

La questione torna d’attualità ad aprile 2017. Basile è rettore e Crimi torna a tamburo battente sull’accordo tra le due scuole, Messina e Bologna, per far arrivare Bianchi a Catania.

In data 28 luglio 2017 BASILE informa il Rettore dell’Università di Messina Pietro NAVARRA che si terrà il Consiglio d ‘Amministrazione in cui delibereranno le chiamate esterne, inclusa quella per associato in maxillo-facciale che deriva da un preciso accordo con DE PONTE. Il 31 luglio 2017 l’Università di Catania bandisce il concorso in parola (…)

La data non appare casuale: proprio il 31 luglio 2017, infatti BIANCHI consegue anche l’abilitazione come docente di seconda fascia. In data 14 settembre 2017 CRIMI informa BASILE che DE PONTE è risentito per la celerità con cui si sta svolgendo il concorso in argomento e per il fatto che lui non ricoprirebbe un posto di primo piano nelle scelte decisionali. (…) Basile replica informandolo che ha incaricato lo stesso Bianchi di ricordargli…questi semplici concetti: “primo, lui mi ha portato queste persone … siamo andati assieme da PIGNATARO per fargliele conoscere … lui è stato il primo a portarle .. .r. .. I … secondo, il concorso lo abbiamo bandito in questa, in questa sessione perché era l ‘unica possibilità che avevamo perché poi sarebbe stato molto più difficile e tra l’altro abbiamo … come dire … abbiamo approfittato di un momento in cui sarebbe passato abbastanza facilmente e quindi abbiamo bandito”.

I due interlocutori ritengono infine che la vera ragione del malcontento di DE PONTE derivi dal fatto che costui abbia deciso di “cambiare cavallo” in corsa facendo vincere il concorso a “qualcuno dei suoi’ rimanendo nel frattempo lui come consulente, ma questa soluzione ” in tempi brevi gli risulta difficile”

A seguito dell’incontro fra BIONDI e DE PONTE tutte le incomprensioni vengono risolte ed infatti il docente messinese discute a lungo con BASILE delle modalità e dei tempi di svolgimento del concorso in argomento.

In particolare, con riferimento alla composizione della Commissione giudicatrice, BIONDI, rivolgendosi a DE PONTE, afferma: “tu grazie a quell’opera quando sei andato a Roma hai coagulato tutti i 7 nomi quando … (. . .) no ma tra l’altro la tempistica avere già le lettere e tutto sei stato eccezionale”.

DE PONTE si rende poi disponibile ad avvisare i componenti che verranno sorteggiati e ad accompagnarli a Catania per effettuare la prova finale.

DE PONTE ringrazia infine il Rettore perché la posizione ospedaliera in mobilità presso il “Policlinico-Vittorio Emanuele” di Catania, previo assenso di BIANCHI che dovrà ricoprire anche il ruolo assistenziale, venga assegnata ad uno dei suoi “6 strutturati’.