La Caserma “Crisafulli-Zuccarello“, prestigiosa base dell’Esercito Italiano, sede del V Reggimento Fanteria “Aosta”, da qualche tempo non riceve gli “onori” che meriterebbe dal punto di vista “igienico-ambientale”.
Un significativo riferimento, a tal proposito, va all’attuale stato in cui versa l’ingresso, da anni in disuso, ubicato nella curva di via Primo Noviziato. Il grande cancello metallico dell’imponente struttura, infatti, oltre che presentarsi arrugginito, risulta totalmente coperto da un’alta vegetazione spontanea che ostruisce il vecchio passaggio di automezzi e militari. Tra le erbacce, fra l’altro, sono ben visibili deiezioni canine e carcasse di topi. È vero che il Comune ha deciso, inopinatamente, di “tagliare” il servizio di spazzamento in tutto il quartiere (sigh!), ma qualche soldato di “buona volontà”, secondo il parere del cronista, potrebbe “scendere in trincea” e dedicarsi alla bonifica del sito in questione per conferire alla Caserma la “dignità” che merita.
Lanciamo quindi un appello anche ai vertici locali dell’Esercito perché mantengano pulita questa porta (oggi spesso utilizzata da qualche messinese come parcheggio abusivo in piena curva a gomito…) in cui è praticamente nato un albero… E dire che, qualche mese addietro, proprio la “Crisafulli-Zuccarello” è stata inserita tra le 26 basi militari del progetto “Caserme Verdi”, come affermato dal presidente della Commissione Difesa della Camera dei deputati, Gianluca Rizzo (M5S), durante una conferenza sul progetto “Caserme Verdi” dell’Esercito italiano tenuta al Centro Alti Studi della Difesa a Roma. Belle le parole… con la bocca si fa tutto… ma intanto bisognerebbe cominciare con i fatti, eliminando quell’alberello della vergogna!
Cesare Giorgianni