MESSINA – Michele Valori è stato un architetto e urbanista di grande valore. Uno dei fautori della progettazione e ricostruzione del secondo dopoguerra in Italia. Nel centenario dalla nascita (1923-2023), la Biblioteca regionale “Giacomo Longo”, con l’ associazione “Opera dei Pupi” di Messina e l’Associazione “Michele Valori” di Roma, lo celebra con due momenti convegnistici che si svolgeranno nel salone d’eventi dell’istituto sabato 15 aprile, alle 17:30, e domenica 16, alle ore 10.
Michele Valori fu presente a Messina grazie ai fondi dell’Unrra Casas – Comitato Autonomo di Soccorso ai Senzatetto, settore dell’United Nations Relief and Rehabilitation Administration”, organizzazione internazionale con sede a Washington, istituita per dare sollievo e per la riabilitazione delle popolazioni uscite gravemente danneggiate dalla guerra. Così progettò il Villaggio Unrra, fra il 1949 e il 1950, tra il rione Contesse e la foce del torrente San Filippo.
Costruito secondo i criteri urbanistici americani dell’epoca, il villaggio era formato da una serie di abitazioni a schiera, poste su due piani, in ogni veranda erano state messe dimora piante di gelsomino bianco, mentre sul lato posteriore della casa era stato lasciato un piccolo orto. Le strade erano ampie e con marciapiede (in un’epoca nella quale il marciapiede era solo una prerogativa del centro cittadino). L’illuminazione pubblica era costituita da lampioni con lampade a mercurio e, al centro del villaggio, c’era la “zona commerciale” adibita a botteghe.
In programma pure la visione di un video sul villaggio Unrra di Messina, curato dall’architetto Luciano Giannone. Arricchirà l’evento l’esposizione di 8 piantine progettuali del villaggio Unrra messe a disposizione dal Genio civile di Messina. Farà da corollario al tema il ricco patrimonio librario della Biblioteca: testi e bibliografie.
Si legge in una nota degli organizzatori: “L’avvento della seconda guerra mondiale aveva marcato dell’impronta nefasta di dolore e di morte i paesi coinvolti nel conflitto, lasciando ovunque distruzione e povertà. La reazione fu netta e immediata. In Italia era necessario, oltretutto, lasciarsi alle spalle la dittatura fascista con tutte quelle ferite inflitte ancor prima del periodo bellico, e volgersi con decisione verso la rinascita. Queste le premesse su cui poggia il Neorealismo, movimento che, rigettando i canoni antecedenti del conformismo e dell’astrattismo, abbraccia una visione concreta della realtà sociopolitica. Padroneggia ovunque il fermento della ricostruzione, dettato essenzialmente dall’emergenza abitativa per i devastanti bombardamenti, spesso compiuti “a tappeto” e che avevano danneggiato gravemente il tessuto urbano. Ricostruzione che avrebbe dovuto, inoltre, abbracciare nuove tecniche di restauro per non cancellare la storia, l’arte e l’identità dei luoghi. La tematica inizia a investire anche altri ambiti, riverberandosi sul coevo cinema (quello di Rossellini, De Sica, Pasolini) e letteratura (Calvino, Pavese, Sciascia, Moravia, Pirandello)”.
L’iniziativa culturale, che gode del patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Messina, si aprirà con i Saluti Istituzionali e l’Introduzione della Direttrice della Biblioteca, Dott.ssa Tommasa Siragusa. Seguiranno i contributi di valore dei relatori: Arch. Giuseppe Falzea, Presidente dell’ Ordine degli Architetti di Messina; Arch. Martina Polimeni, Responsabile dell’Agenda Urbana, Ambiente, Paesaggio e Patrimonio per l’Ordine degli Architetti di Messina; Prof.ssa Lucia Maria Finocchiaro, Pedagogista e Docente di Storia e Filosofia, e l’Arch. Michele Palamara, Libero Professionista e Docente presso UNITRE Messina.
Interverranno Paola Valori, figlia di Michele, Gallerista e Presidente dell’Associazione “Michele Valori”istituita nel 2012, e Daniele Gonciaruk, Attore e Regista.
Michele Valori, fratello della scomparsa Bice, nota attrice di teatro e televisione, sovente in coppia con il marito – l’altrettanto famoso Paolo Panelli – Allievo di Mario Ridolfi e Ludovico Quaroni, Urbanista illuminato, Professore ordinario e Direttore dell’Istituto Universitario di Urbanistica presso la Facoltà di Architettura di Roma, operò in prevalenza in Lazio e in Sicilia. Fu impegnato in molti interventi di edilizia popolare, realizzati nell’ambito dei programmi per la ricostruzione; tra questi, del 1950 sono i quartieri ina-casa di Civita Castellana e Lavinio (Roma); del 1957 quelli di Trapani e di Catania e il Cep di Brindisi; del 1959-60 i quartieri UnrraCasas di San Cataldo (Caltanissetta),Brindisi e Santa Marinella (Roma). Per tali interventi, Valori collaborò alla redazione del piano regolatore di Roma, elaborò i piani urbanistici e i progetti degli edifici, che sviluppò con Arnaldo Bruschi, Giulio Ceradini, Giuseppe Garofalo, Giampaolo Rotondi, Hilda Selem.
Dopo la sua morte avvenuta improvvisamente nel 1979, il variegato patrimonio archivistico, dichiarato nel 1995 di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica per il Lazio, è stato donato dagli eredi, nel 2006, al ministero per i Beni e le Attività culturali per le collezioni del Maxxi Architettura.