E’ dura a morire malgrado sia illegale la pesca con le spadare, le reti utilizzate dai pescatori per la pesca a strascico, messa fuori legge per gli enormi danni all’ambiente marino.
Tra l’1 e il 2 giugno scorsi al largo di Lipari la Guardia Costiera ha intercettato una imbarcazione che utilizzava uno di questi attrezzi, una rete di circa 2.500 metri, con la maglia di circa 18 centimetri, utilizzata illegalmente per la cattura dei pescespada.
La pesca del pescespada deve essere peraltro registrata e denunciata, cosa che il proprietario dell’imbarcazione non aveva fatto. Il pescatore, sbarcato al porto Pignataro, è stato multato e dovrà pagare 4 mila euro, la spadara gli è stata sequestrata.
Accanto alla Capitaneria per le verifiche c’era la M/n Conrad, appartenente all’organizzazione internazionale Sea Shepherd Italia ONLUS, in questo periodo attiva nell’arcipelago eoliano.
“Nei prossimi giorni continuerà l’azione di vigilanza e controllo nel mare e nei sorgitori di giurisdizione da parte del personale del Compartimento marittimo di Milazzo con il coordinamento della Direzione marittima di Catania, al fine di contrastare più efficacemente possibile il fenomeno dell’utilizzo delle reti da posta derivanti illegali.”, annuncia in una nota ufficiale la Guardia Costiera.