Quando stamattina si sono recati lungo il demanio marittimo di Gazzi per avviare la demolizione di manufatti abusivi in legno e ferro, hanno ritrovato dinnanzi ai loro occhi ben più di semplici lamiere. Tredici, infatti, le famiglie scoperte a vivere in condizioni di assoluta precarietà, all’interno di quei legni accatastati alla meno peggio per formare piccoli rifugi.
L’operazione della Polizia Giudiziaria che, grazie alle forze del Dipartimento Protezione Civile e Difesa del Suolo del Comune di Messina, ha condotto stamani alla demolizione di venti manufatti, ha dunque aperto un altro capitolo in quella che è ormai divenuta una vera e propria emergenza sociale.
Il comando della Capitaneria di Porto si è immediatamente attivato per promuovere una serie di incontri con i responsabili del Comune di Messina per verificare la possibilità di sistemare queste famiglie in dignitose abitazioni comunali.
Sempre all’interno di uno dei manufatti, è stata inoltre ritrovata una persona che viveva in condizioni di assoluto degrado, per la quale si è reso necessario l’intervento dei Servizi Sociali.
Veronica Crocitti