MESSINA – E’ stata una udienza di passaggio quella di ieri mattina davanti al Gup Tiziana Leanza, titolare del vaglio processuale dell’operazione anti droga”La Villetta”, l’indagine della Polizia su un giro di droga a Villaggio Aldisio.
Quasi tutti gli imputati, infatti, hanno chiesto di essere ammessi al rito abbreviato, ovvero di procedere con la sentenza di primo grado già in questa fase preliminare, saltando il dibattimento. Un rito che permette di accedere ad un abbattimento del massimo della pena che rischiano come condanna. La giudice ha quindi rinviato tutti al prossimo 19 giugno per dare modo alla Procura e alle difese di discutere. (leggi qui TUTTI I NOMI)
Su 11 persone coinvolte, soltanto un paio di loro hanno deciso di proseguire con il rito ordinario, e per loro il vaglio della giudice Leanza si dovrebbe concludere il 28 giugno prossimo. Intanto, però, tra qualche giorno si torna in aula. Qualcuno infatti ha scelto di “parlare” e vuole rendere dichiarazioni spontanee, per chiarire la propria posizione. E’ questo il quadro, dopo il primo giorno di udienza preliminare, che si apre a 6 mesi di distanza dal blitz della Polizia.
Il 30 novembre scorso infatti gli agenti fecero scattare sei misure cautelari intorno al gruppo familiare dei Fenghi, che avevano trasformato una abitazione, la “Villetta” che da il nome all’operazione appunto, in una vera e propria centrale dello spaccio di droga attiva h24. Oltre 70 gli episodi di cessione di stupefacenti documentati dalle cimici della Squadra Mobile tra il 2019 e il 2020.
Le perquisizioni hanno inoltre permesso agli agenti di trovare pizzini legati alla vendita di droga e armi. In una sorta di sgabuzzino in uso a Gianluca Fenghi c’erano una pistola semi automatica Sauer e Sohn calibro 6.35 con la matricola abrasa, un caricatore vuoto, una cartuccia calibro 9, 13 cartucce di altro calibro, 70 grammi di cocaina e quasi 400 grammi di marijuana.