Cronaca

“Lo svincolo di Giampilieri va sganciato dal Ponte sullo Stretto”: in aula il dibattito

MESSINA – La commissione Ponte è tornata a riunirsi e a parlare, ancora una volta, dell’ipotesi di svincolo autostradale a Giampilieri, che come dalle immagini (foto di Raffaele Rinaldo) andrebbe a garantire un’importante valvola di sfogo al traffico della zona sud di Messina. Dopo il sopralluogo di alcune settimane fa, il presidente Pippo Trischitta ha invitato in aula i deputati regionali messinesi (a eccezione dell’assessora regionale Amata, che verrà convocata più avanti, su un tema diverso). Presenti in aula Alessandro De Leo per Forza Italia, Antonio De Luca per il M5s e Calogero Leanza per il Pd. Ospite anche il presidente Costa della prima municipalità, presente insieme ai consiglieri Cassisi e Sciliberto.

De Leo: “Lo svincolo è fattibile, ma progetto va aggiornato”

Dopo un breve intervento del presidente Costa e della consigliera Sciliberto, è stato Alessandro De Leo il primo dei deputati a parlare: “Ritengo che la proposta della costruzione di questo svincolo sia strategia, ma quale non lo è per migliorare le condizioni di un territorio? È anche vero che la questione è partita anni fa, nel 2009 quando l’alluvione ha colpito i territori ed è emersa la questione della sicurezza e dell’accessibilità dei soccorsi. Questo è uno svincolo fattibile, perché dista 10 km dal casello di Tremestieri e da quello di Roccalumera. Ed è un’area della nostra città che soffre per problemi di viabilità ed è anche vicini ad altri comuni. Bisogna unire le forze e accendere i riflettori su questo tema. Ma è chiaro che questa non è un’opera compensativa, ma complementare. Il progetto risale al ’92, ovvio che servirebbe un progetto aggiornato. Quest’opera deve essere portata avanti al di là della realizzazione del ponte, ma va aperto subito e per farlo dobbiamo unire le forze, senza colori politici per favorire la città”.

Antonio De Luca attacca: “Solo Messina paga l’autostrada”

Antonio De Luca ha poi aggiunto: “Questo tema ha una contraddizione in termini. Perché se un’opera è considerata necessaria, non può essere correlata alla realizzazione di un’altra che, tra l’altro, viene promessa e non è stata realizzata per decenni. E non sarà realizzata, secondo me, neanche stavolta. Per quanto riguarda lo svincolo il Comune fa bene a chiederlo, ma sono convinto che con le leve giuste ne inserirebbero anche altri e ci direbbero di sì perché tanto non costa nulla inserirli, se poi il ponte non si fa. Quindi la domanda è: come mai a livello progettuale a nord vengono inseriti due, tre, quattro svincoli e a sud no? Questo perché la zona sud di Messina è stata sempre trattata come una parte non nobile della città. Torre Faro, Ganzirri e gli altri villaggi di quelle zone sono sempre stati trattati in modo diverso. Questa è un’opera essenziale già da prima del ponte. Dovremmo sederci con tutti gli attori chiamati in causa e dire: ‘Usiamo una fettina di Pnrr, fondi Poc, Fsc, e realizziamo uno svincolo lì, che sia a Giampilieri o a Santa Margherita’. Noi siamo gli unici deficienti che pagano tutte le tratte autostradale per muoversi. Solo i messinesi, visto che si paga la Messina-Palermo e si paga la Messina-Catania, ma non tutte le altre in Sicilia. Cosa serve? Uno scatto d’orgoglio e una riflessione trasversale, dopo di che dire che se vogliamo finanziare questo progetto si trova il modo di farlo. Se invece non c’è la volontà politica di farlo, chi non lo vuole fare si prende la responsabilità. Bisogna smascherare questo tabù dell’investire nella zona sud di Messina. Bisogna intervenire, parlare con il Cas, portare le richieste all’Ars, prendere tutti questi atti e renderli utili. Si può fare soltanto con una volontà politica trasversale. Lo deve volere chi governa, se no non ce la facciamo lo stesso, nonostante la pressione”.

Leanza: “Opera essenziale, bisogna intervenire”

Anche Calogero Leanza ha poi parlato di volontà politica: “Ci vuole ed è la prima cosa. Parliamo di un’opera essenziale e come ha detto Antonio De Luca non può essere un’opera semplicemente connessa al ponte sullo Stretto. Come deputazione regionale, andando oltre gli steccati tra opposizione e maggioranza, mi pare che tutti e tre i presenti qui abbiamo dato la nostra disponibilità. Ma la reale volontà politica? Qui De Leo è del partito di maggioranza e sono sicuro che si farà portavoce con il presidente della Regione per chiedere la sua eventuale approvazione sul tema. La città di Messina soffre proprio su questo tema delle infrastrutture, delle autostrade, degli svincoli, del traffico. Ai cittadini non interessano fonti di finanziamento o come si trovano i soldi, ma guardano alla qualità del servizio. Bisogna farlo questo sforzo unitario affinché queste sedute non restino soltanto un bel momento di unione. Bisogna tradurlo in un risultato concreto. Il compito nostro è quello di intervenire: io parlo a nome del Pd e siamo pronti, in modo unito e compatto, a parlare di quest’opera nelle sedi adeguate”.

Lungo il dibattito a cui hanno partecipato diversi consiglieri comunali (Papa e Schepis dal fronte della maggioranza politica, Calabrò per l’opposizione). Tutti hanno sottolineato quanto sarebbe vitale uno svincolo nella zona più a sud di Messina e la necessità di sganciarlo dall’opera Ponte sullo Stretto, che soprattutto per i membri dei partiti d’opposizione presenti in aula “è una chimera che non si farà”.