Avevano iniziato concedendo prestiti a giocatori d’azzardo che si ritrovavano a far fronte a dei debiti di gioco. Cifre non trascendentali ma che non tutti possedevano e così si rivolgevano ad “amici” disposti a prestare denaro interessi fra il 120 ed il 130% annuo. Ma fra i “clienti” degli usurai c’erano anche famiglie ed imprenditori in difficoltà. Le indagini hanno consentito alla Guardia di Finanza di Taormina di arrestare cinque persone mentre quattro sono state denunciate a piede libero. Fra queste tre vittime dell’usura che hanno negato tutto e sono state accusate di favoreggiamento.
I provvedimenti hanno raggiunto Filadelfio Maugeri, 40 anni di Aci S.Antonio (nella foto) e la moglie Rosa Di Mauro, 34 anni, che ha ottenuto i domiciliari, l’assicuratore Massimo Losi, 40 anni, di Taormina, Antonio Foti, 54 anni di Giardini Naxos ed Ugo Carmelo Oliveri, 54 anni di Gaggi.
L’inchiesta, condotta dal sostituto procuratore Fabrizio Monaco, prese il via nel dicembre 2010 dopo una denuncia presentata da Losi, uno degli arrestati di oggi, nei confronti di una delle sue vittime. Losi sosteneva di essere stato truffato ma era uno stratagemma per giustificare l’enorme movimentazione di assegni che la vittima gli aveva consegnato per saldare il debito. Le Fiamme Gialle scoprirono ben presto qual era la vera attività di Losi e indagando arrivarono anche agli altri usurai. I cinque prestavano denaro a giocatori d’azzardo che frequentavano sale gioco di Giardini Naxos. Ma spesso erano anche normali famiglie a rivolgersi a loro. C’è il caso di una coppia di coniugi che chiese 300 euro per poter organizzare la festa del primo compleanno della figlia. Anche loro furono costretti a pagare tassi altissimi ma riuscirono a saldare il debito. Normalmente gli strozzini si facevano consegnare dalle vittime assegni in bianco che restituivano quando il debito era estinto. Ma non tutti riuscivano ad onorare i debiti e finiva che ci rimettevano anche la casa. Non per niente Maugeri e la moglie Di Mauro, che risultavano nullatenenti e non avevano mai presentato la dichiarazione dei redditi, erano proprietari di quattro appartamenti. Nell’operazione “Loan Sharking” la Guardia di Finanza ha sequestrato 7 appartamenti, una Mercedes classe A ed 11 tra conti correnti e libretti di risparmio.
FOTO DINO STURIALE