Ancora a sipario calato, dei fumogeni investono tutto il pubblico del Teatro Vittorio Emanuele di questo particolarissimo fumo capace – non tardano a spiegare Massimo Lopez e Tullio Solenghi – di aumentare “la percezione comica della realtà”.
E così si parte, da dove ci eravamo lasciati.
“Dove eravamo rimasti” è il nuovo spettacolo del duo comico, immaginato e voluto in continuità con il precedente, che tanto successo aveva riscosso prima del covid.
Sketch, omaggi e tante risate, accompagnati dalla musica della Jazz Company diretta dal Maestro Gabriele Comeglio (con Caterina Comeglio alla voce, Ezio Rossi al basso, Fabio Gangi al piano e Marco Serra alla batteria). Una chiacchierata tra due amici lega insieme tutti momenti, dalle interpretazioni musicali – a volte vissute intensamente altre volte bruscamente interrotte, ma sempre con i brani di Frank Sinatra come protagonisti – fino ai numerosissimi panni diversi che Solenghi e Lopez vestono.
Si parte con la lectio magistralis di Sgarbi che tanto se la prenderà con il povero Solenghi, per poi passare all’iconico incontro tra Mattarella e Bergoglio.
Il Presidente Sergio Mattarella, ormai esasperato dal suo secondo mandato, dopo l’invito all’ultimo Sanremo, è deciso a voler fare carriera nel cinema – a partire con Natale al Quirinale – ma sa che per sfondare è necessario avere “qualche santo in Paradiso”. Per questo chiede a Papa Francesco – che sicuramente ha qualche conoscenza in più di lui in campo – di poter mettere una buona parola.
Non mancheranno, ancora, altri ospiti speciali, da Cristiano Malgioglio a Maurizio Costanzo e Giampiero Mughini, nel famoso confronto che tanto faceva ridere Costanzo e che oggi i due artisti dedicano proprio a lui.
Ma gli sketch sono tantissimi, si susseguono con continuità senza alcuna forzatura, come i toni e le battute diverse che ci si scambia in una serata tra amici. Solenghi ci dedicherà un “A Silvia” di Giacomo Leopardi con tutte le inflessioni dialettali della nostra Italia, e una particolarissima versione napoletana; insieme a Lopez, invece, ci mostrerà quanto sia diventato veramente impossibile raccontare qualsiasi fiaba, perché tutte irrispettose del lessico politicamente corretto che dobbiamo imparare ad utilizzare. E, poi, ancora un ricordo dell’avanspettacolo; una riflessione sul passaggio dal telefono Sip ai moderni sistemi di assistenza vocale, in uno scontro all’ultimo sangue tra Alexa e Siri, che non dimenticano, però, di essere sorelle, da sempre, proprio come le Gemelle Kessler.
Tra le tante risate non mancano le emozioni, che culminano nell’omaggio all’indimenticabile Anna Marchesini, che mai ha lasciato davvero o lascerà quello che resterà sempre “il Trio”.
Uno spettacolo sincero, sereno, liberatorio, al termine del quale il pubblico si alza inconsapevole del tempo già passato, divertito, sollevato dai sorrisi fatti e ancora immerso nelle melodie che lo hanno accompagnato, da My way fino a The lady is a tramp…
Dove eravamo rimasti: spettacolo di arti varie scritto da Massimo Lopez e Tullio Solenghi
con la collaborazione di Giorgio Cappozzo
con la JAZZ COMPANY
diretta dal Mo GABRIELE COMEGLIO
produzione International Music and Arts