L’Orlando Furioso irrompe sul web grazie al Museo dei Peloritani per il ciclo ControScena.
Da sempre attento alle connessioni fra alto e basso, colto e popolare, il Museo della Cultura e Musica Popolare dei Peloritani propone alla vasta platea dei social un seducente viaggio alle sorgenti narrative dell’Opera dei Pupi. E lo fa con l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, fra i padri nobili della visionaria epica cavalleresca rinascimentale.
A dare corpo e anima ad un Orlando trasfigurato dalla follia, dopo aver scoperto il fulminante idillio fra la la sua amata Angelica e l’umile Medoro, è il giovane e talentuoso attore-regista messinese Antonio Previti.
Al registro dell’interpretazione narrativa, dal forte e coinvolgente carattere teatrale, si uniscono le immagini originali dal segno volutamente popolare del maestro Gregorio Cesareo, altro messinese d’eccellenza.
Ad alimentare poi i diversi e contrastanti sentimenti intessuti fra i versi sublimi di vita e morte, di follia e amore del ventiduesimo canto dell’Orlando Furioso di Ariosto le musiche di un messinese d’azione, Giovanni Antonio Pandolfi Mealli, le fortmazioni da camera messinesi, Ars Vetus e Ensemble Barocco, germinati dall’Orchestra da Camera di Messina, diretti dal maestro Antero Arena.
Primo titolo di ControScena, una nuova seria di produzioni in formato video web dell’associazione culturale Kiklos, per i titoli di Tracce, collana moltimediale del Museo dei Peloritani, l’immersione nel mondo ariostesco, ha visto impegnanto, sul versante del montaggio e della grafica Simonluca Spadanuda. Ideatore del progetto e curatore della realizzazione Mario Sarica.
L’opera è presente sul canale Youtube del Museo e le pagine Facebook dell’assocazione Kiklos e dello stesso Museo.