MESSINA – 1324 alloggi. 1324 abitazioni distribuite in quindici lotti della città. Pezzi di città da conoscere e valorizzare attraverso un intervento pubblico mirato a rispondere all’emergenza abitativa. È di ieri l’annuncio del censimento da parte del presidente di Patrimonio Messina Spa: «Ho consegnato il 30 marzo i lavori per la creazione dei fascicoli degli immobili Erp, Edilizia residenziale pubblica, appartenenti al Comune».
Alla guida di una società partecipata creata dalla giunta De Luca e oggetto di scontro con il Consiglio comunale, Roberto Cicala (nella foto in basso con l’ex sindaco) spiega: «Il fascicolo prevede anche il censimento degli occupanti e l’aggiornamento contabile della locazione. I lavori sono assegnati a quindici tecnici già registrati nell’albo digitale e la durata dell’incarico è di 30 giorni. L’obiettivo è quello di rispondere ai problemi strutturali nell’affrontare l’emergenza casa. Il tutto in linea con i compiti del nostro organismo: la gestione, dismissione e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale».
A loro volta, da anni, Unione Inquilini, Cobas e altre realtà sindacali e associative denunciano le continue incertezze. Vite precarie come quelle di chi attende che si sblocchino le graduatorie e si ponga fine alle emergenze sociali legate all’abitare. Problemi strutturali o eterne emergenze.
Nel 2021, l’Unione inquilini di Messina ha lanciato l’allarme sugli sfrattui annui: ne sono coinvolte dalle 200 alle 400 famiglie. Agli sfratti, una volta terminato il blocco dovuto al Covid, si è aggiunto lo sblocco dei licenziamenti.
In un territorio così critico, è in primo piano la necessità di conoscere questo patrimonio e di metterlo al servizio di chi non vede riconosciuti i propri diritti. «Un importante patrimonio che ora ha bisogno di un nuovo fascicolo immobiliare», si legge nella determina del 21 dicembre 2021 che dà il via all’operazione.
Un aggiornamento necessario per esaminare ciascun alloggio appartenente all’edilizia residenziale pubblica. Si verificheranno pure le condizioni in cui versano gli stabili, in modo da pianificare eventuali interventi.
Per la realizzazione dei fascicoli, si è impegnata la somma complessiva di €. 169.604,40, comprensiva di Iva al 22 per cento.
L’operazione coinvolge molte zone della città: Altolia, Camaro S. Paolo, Santa Lucia sopra Contesse – Case Arcobaleno, via Parini, Matteotti, Larderia, Zafferia, Tremestieri, Villaggio Aldisio, Faro Superiore, Ogliastri, Villaggio svizzero, Pace, Minissale, Salice, Gravitelli, Montepiselli, Mangialupi, Gesso, Contrada Fornace (Case Volano) a Santa Lucia sopra Contesse.
Presidente Cicala, sarà possibile, grazie a una verifica contabile, individuare se le utenze e gli affitti vengono pagati regolarmente? E se ci sono occupazioni abusive?
«Certo. La creazione del fascicolo permetterà anche di aggiornare i dati di occupazione e i dati contabili. Si interverrà con le normali operazioni di recupero credito nei casi di morosità avanzata. Per i casi di utilizzo del bene, qualora siano decaduti i benefici per l’immobile Erp, sarà cura del dipartimento Politiche della casa attivare le procedure di richiesta restituzione dell’immobile».
Un censimento del patrimonio immobiliare comunale non appartenente all’edilizia residenziale pubblica è all’ordine del giorno?
«Il censimento del patrimonio immobiliare è sempre attuale, così come la tenuta dell’inventario comunale. Settorialmente, si procederà tuttavia a verificare ogni immobile e a ricercare soprattutto quelli oggi non inseriti, sfuggiti al controllo, mai trascritti al registro del catasto o condizionati da altri aspetti problematici».
Per quanto riguarda il vostro lavoro in corso, che cosa avverrà dopo le verifiche dei tecnici?
«Finalmente si avrà un fascicolo dell’immobile sia tecnico, sia contabile, sia amministrativo per quanto riguarda ogni alloggio Erp del Comune. Ciò permetterà di essere veloci nella vendita, nella manutenzione e in ogni altra esigenza. Si potrà pure quantificare con estrema esattezza il valore economico di questi alloggi».
Si riuscirà a rendere questo patrimonio immobiliare comunale davvero al servizio di chi ha bisogno?
«Sì. Se vi sono immobili i cui beneficiari al momento non possiedono più i requisiti, sarà compito del Comune riuscire a liberarli per consegnarli a chi invece ne ha diritto. A chi è in graduatoria da anni. Una graduatoria che non scorre per mancanza di questo studio e di quest’analisi sul campo».
Nella determina del dicembre 2021, si fa riferimento ad elementi critici. Che situazione avete trovato?
«Per elementi critici si intende ogni elemento non conosciuto. Ad esempio una modifica urbanistica non autorizzata, l’occupazione abusiva, l’occupazione senza più titolo, l’uso dell’immobile per scopi diversi dal sociale. La situazione che troveremo verrà messa in chiaro in una relazione fra qualche mese, alla consegna dei risultati richiesti ai professionisti».
In termini di efficienza, sarà possibile provvedere in tempi certi a recuperare le abitazioni e a far sì che ne possano usufruire i cittadini con i requisiti?
«In linea con le esigenze espresse dal dipartimento Politiche della casa, affrontare l’emergenza abitativa è una mission per la nostra società. Cercare di far scorrere la graduatoria di chi, da troppo tempo, è in attesa risulta un obiettivo che la Patrimonio Messina Spa conta di realizzare entro l’estate. A questo mira l’attività di creazione del fascicolo: un inventario dettagliato di tutti gli immobili dell’edilizia residenziale pubblica».
Si riuscirà a coordinare i dati e i servizi in uno scambio virtuoso tra le varie realtà comunali e le aziende che erogano servizi?
«Resta evidente che questo lavoro, senza l’aggiornamento del sistema informatico che la nostra società sta portando avanti, avrebbe poca funzionalità. Con i nuovi programmi di gestione immobiliare, permetteremo a ogni ufficio richiedente, anche del Comune, di avere sempre le informazioni in tempo reale. Permetteremo di monitorare e tenere sotto controllo in maniera continuativa tutti gli alloggi Erp oggi in assegnazione».