Verdetto negativo per i Servirail: il Tribunale del lavoro “nega” l’assunzione in Trenitalia

Dal tribunale del lavoro arrivano pessime notizie per i lavoratori Servirail. Questo pomeriggio è stata infatti emessa l’ordinanza che rigetta il ricorso con cui era stato chiesto l’assunzione degli ex cuccettisti in Trenitalia. I legali dei lavoratori, Raffaele Tommasini e Antonio Astone, hanno tentato di dimostrare ai giudici, anche attraverso le testimonianze dei diretti interessati, che i Servirail erano in realtà alle esclusive dipendenze di Trenitalia, per conto della quale svolgevano a bordo dei treni tutte le mansioni, utilizzando tra l'altro strumenti tecnologici messi a disposizione dall’azienda pubblica. Evidentemente le prove e le dichiarazioni rese non sono state ritenute sufficienti. Le motivazioni del rigetto da parte del Tribunale del lavoro sono ancora sconosciute, di certo c’è solo la grande amarezza dei lavoratori. Dall’11 dicembre, data in cui hanno ricevuto la lettera di licenziamento, non hanno mai smesso di lottare per difendere il loro diritto al lavoro, hanno protestato e urlato forte la loro rabbia in più occasioni pubbliche. «Questa sentenza – afferma Lillo Rizzo– non ci voleva, ma non ci arrendiamo e già domattina ci riuniremo con gli altri colleghi per decidere le azioni di lotta da intraprendere, che saranno eclatanti». I lavoratori ex Servirail, hanno perso una battaglia, ma la guerra in nome del diritto al lavoro è ancora lunga. «Non abbiamo ancora letto la sentenza, ma se fosse negativa come ci dicono, ci dispiacerebbe molto – dichiara Michele Barresi. In ogni caso, oltre la via legale, abbiamo sempre responsabilmente continuato a lavorare per trovare un accordo sindacale e, in tal senso, cercheremo soluzioni». (Danila La Torre)