Se l’antimafia è trasversale, senza schieramenti e colori politici, in occasione delle amministrative messinesi alcuni dei più autorevoli rappresentanti si sono schierati ufficialmente al fianco di Renato Accorinti. Sonia Alfano, Angela Manca, Giovanni Impastato, Piero Campagna e Fabio Repici avevano già messo la loro firma a sostegno della candidatura del Professore No Ponte. I loro nomi insieme a quelli di altri cento sostenitori sono stati pubblicati a mezzo stampa, con la specifica definizione di “amici della città di Messina”, non essendo ovviamente residenti.
Stamattina al Cinema Apollo, Sonia Alfano, Presidente della commissione Europea Antimafia ed Angela Manca hanno partecipato ad un incontro sul tema “legalità e lotta alla mafia”, insieme a Renato Accorinti stesso. “Renato è andato da solo con la sua bicicletta contro i carri armati”. È stato questo il primo commento di Sonia Alfano, che subito dopo non ha risparmiato una stoccata al Movimento 5 Stelle: “ha perso una grande opportunità, spero non faccia lo stesso per il ballottaggio”. Sul palco, accanto ai due simboli dell’antimafia, Renato Accorinti è apparso entusiasta, come sempre, ma anche particolarmente commosso: “Sono due donne straordinarie, un esempio per tutti noi”. Ha dichiarato, poi commentando la campagna elettorale ha detto:
“Sono pervaso da una grande gioia perché lotto per il bene comune e per fare un cambio epocale che in una certa misura è già avvenuto in questa città. Non ho mai chiesto un voto, chiedo alla gente la partecipazione. Finora siamo stati dei sudditi. Non dobbiamo avere più paura di nulla. Anzi dobbiamo avere la gioia di lottare per il bene comune.Le persone percepiscono che il cambiamento sta arrivando. Domenica e lunedì dobbiamo dare un taglio netto”. E il candidato di Cambiamo Messina dal Basso non risparmia neppure una stoccata allo schieramento opposto: “Mettere una faccia pulita davanti per nascondere i poteri forti della città non funziona più, hanno tutti capito il gioco”.
Un’analisi condivisa anche da Sonia Alfano che, rammaricandosi di non poter votare a Messina, si è rivolta alla popolazione messinese: “Bisogna che tutti i cittadini aprano gli occhi. Io capisco la disaffezione nei confronti della politica, che è giustificata visto l’incapacità della classe dirigente, che non ha nessuna cultura del bene e del rispetto. Io in tutte le città d’Italia vorrei una persona come lui. L’unico volano per lo sviluppo di questa terra non è il ponte, ma la lealtà, la correttezza e l’onestà. Non dobbiamo pensare che le mafie sono quelle che sparano, le mafie sono quelle dei colletti bianchi. Renato è l’espressione più alta della politica e della morale di questa città. Se è arrivato al ballottaggio significa che tutto è possibile”. L’europarlamentare ha inoltre collegato la situazione che si è creata a Messina a quella delle amministrative di Napoli in cui due anni fa si è candidato Luigi De Magistris.
E se Piero Campagna, essendo in servizio, è stato costretto a declinare l’invito e Giovanni Impastato manda i saluti scusandosi per l’assenza dovuta a cause di forza maggiore, l’avvocato Fabio Repici ha inviato una lettera, letta dall’attore Giuseppe Cardullo, in cui racconta di aver conosciuto Accorinti nelle aule di tribunale in cui si svolgeva il processo per il delitto Campagna. I toni di Repici sono molto duri nei confronti della classe dirigente messinese e dichiara: “Accorinti è una zattera per Messina”.
Del fatto che sia “il cambiamento che ci vuole per questa città” , è convinta anche Angela Manca, che ha illustrato la drammatica storia del figlio- medico “suicidato” dalla mafia nel 2004 – e la lotta per avere una giustizia che ancora tarda ad arrivare. Storie diverse che si uniscono nell’intento comune di combattere ogni sorta di mafia. Vicende che Renato Accorinti ha seguito da vicino, negli anni, nella sua lunga “carriera” di attivista. Ed un commento dello stesso Accorinti suona bene come conclusione di questa cronaca del singolare incontro mattutino: “Per questa città che è impregnata di mafia, di collusioni e di affari dobbiamo lottare ogni giorno come se fosse l’ultimo”.(Eleonora Corace)