Alla scuola Leopardi di Minissale lunedì mattina iniziano i famosi lavori di adeguamento sismico della struttura. A due mesi dalla fine dell’anno scolastico è stata questa la soluzione trovata per quegli interventi che hanno fatto vivere un anno da incubo alla comunità scolastica della Leopardi. Gli alunni continueranno ad andare a scuola, le attività didattiche verranno ugualmente garantite, ma allo stesso tempo si aprono i cantieri. Si tratta di lavori che dovevano iniziare i primi giorni di gennaio. Per i 440 alunni, gli insegnanti e il personale Ata si doveva trovare una sistemazione alternativa che inizialmente doveva essere l’ex conservatorio Corelli, che però alla fine si è tirato indietro perché le spese di adeguamento dell’immobile non erano convenienti per la società proprietaria. Il Comune ha provato a cercare un’alternativa, ma nulla. Nel frattempo gli alunni della Leopardi erano rimasti a spasso da due mesi, tra lezioni pomeridiane e attività extrascolastiche. Il plesso, infatti, era stato dichiarato non sicuro per carenze strutturali dall’Ispettorato del Lavoro, il sindaco si era trovato costretto a chiudere il 22 novembre scorso e solo il 18 gennaio la scuola tornò operativa sulla scorta dei pareri resi dal gruppo di esperti, guidati dal professore dell’Università di Catania, Ivo Caliò, che avevano decretato che in una parte dell’edificio si poteva continuare a svolgere regolarmente l’attività scolastica. Quindi, grazie anche al via libera dell’Ispettorato del Lavoro, Accorinti firmò un’ordinanza che riapriva il plesso per 60 giorni, che dovevano bastare per il trasloco. Ma sappiamo che nessuna alternativa è stata trovata. Dunque via ai lavori alla Leopardi e contemporaneamente si va avanti con le lezioni, anche se i lavori verranno effettuati in orari diversi da quelli scolastici. Almeno fino a giugno sarà così. L’ultima ordinanza del sindaco consente “l’esecuzione di interventi locali su un numero limitato di pilastri, nelle porzioni del plesso scolastico attualmente in uso, al di fuori degli orari di svolgimento delle attività didattiche, monitorando costantemente i rischi che da tali interventi potrebbero derivare”.
Dunque lunedì si comincia. Si tratta di un progetto da 2,3 milioni di euro finanziata con fondi della Protezione Civile. I lavori dureranno 409 giorni, l'appalto prevede anche lo stanziamento di 75 mila euro per l'affitto dei locali in cui trasferire gli alunni della scuola elementare e media, ma a questo punto forse se ne parlerà per il prossimo anno.
In vista dei lavori, per facilitare l’accesso dei mezzi d’opera e l’installazione del cantiere, il Comune ha disposto anche delle limitazioni viarie nella zona, a partire da lunedì fino al prossimo 4 giugno: divieto di sosta, con zona rimozione, su entrambi i lati della carreggiata di via Antonio Duro, tra le vie U. Bonino e Condottieri; in via Condottieri, nel tratto compreso tra le vie A. Duro e Stella Maris; ed in via Stella Maris, a partire dalla via Condottieri e per tutto lo slargo di fronte l’ingresso dell’istituto scolastico G. Leopardi.Sarà inoltre predisposta, in via Stella Maris, un’area di servizio dell’ampiezza di 30 per 4.50 metri con chiusura al transito veicolare e pedonale. Infine saranno istituiti tre stalli di sosta riservati a portatori di handicap nel tratto di via Condottieri, tra le vie Duro e Stella Maris, per tutto il periodo della durata dei lavori. Le limitazioni viarie sono state disposte per consentire i lavori di adeguamento sismico della scuola G. Leopardi, facilitando l’accesso dei mezzi d’opera e l’installazione del cantiere.
Francesca Stornante