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Lungomare Boccetta – Annunziata, ecco i vincitori del concorso di progettazione

Guendalina Salimei Tstudio di Roma, Ai Engeenering di Torino, Akkad di Roma, AG & P Greenscape di Milano, Urban Future Organization di Londra (con una sede a Giammoro), lo studio “Miceli ingegneri associati” di Messina e Fabio Nicita, geologo di Santa Teresa di Riva.

Ecco chi sono i vincitori del concorso di progettazione del lungomare Boccetta – Annunziata, pubblicato dall’Autorità Portuale dello Stretto di Messina nello scorso mese di agosto.

La commissione giudicatrice ha scelto la loro proposta fra 39, anche se la graduatoria è ancora provvisoria e diverrà definitiva solo dopo le previste verifiche. Qui i primi cinque classificati.

Il premio

Il concorso ha una dotazione per premi importante perché l’importo complessivo che verrà distribuito tra i primi cinque in graduatoria è stato fissato in 210mila euro, di cui 60mila euro al vincitore ed il resto diviso tra gli altri. Al vincitore poi sarà riconosciuta una parcella per la redazione del Pio (Piano di inquadramento operativo) e del Pfte (Progetto di fattibilità tecnico economica) di 613mila euro oltre al diritto di ottenere l’affidamento del successivo incarico per la progettazione esecutiva al momento dell’individuazione dei finanziamenti per dare esecuzioni ai lavori che potranno anche avvenire in lotti distinti ed autonomi.

Via le barriere fisiche e visive

La scelta della AdSP è di in­tervenire su questa porzione di fronte mare da un lato per riqualificarlo – consentendo la re­alizzazione di attività correlate all’accoglienza dei passeggeri, in particolare di quelli crocieri­stici, che attraverso di essa potranno entrare più facilmente in città o raggiungere il polo culturale del MuMe – e dall’altro per favorire una riappropriazione da parte della città di una connessione diretta con l’affaccio sullo Stretto che negli ultimi decenni è stata negata per ef­fetto dell’utilizzo di dette aree demaniali per fi­nalità differenti e, comunque, creando barriere fisiche e visive.

I benefici che si intendono registrare sono quelli di consentire l’attuazione delle funzioni portuali previste nel Piano regolatore portuale (approdi per il dipor­to, impianti per gli sport acquatici, ormeggi per eventuali servizi marittimi di collegamento lon­gitudinale alla costa a fini turistici, rimessaggio a secco di piccole imbarcazioni da pesca, ecc.) all’interno di una riqualificazione complessiva dell’area che assicuri ampi spazi pubblici desti­nati a verde e alle attività sportive all’aperto oltre che luoghi di natura espositiva, ricreativa e culturale e una spiaggia urbana facilmente e liberamente fruibile dalla cittadinanza e dai tu­risti in transito e stanziali.

Le fasi del concorso

Il progetto richiesto nella fase di 1° grado del concorso dovrà consi­stere in una progettazione alla scala urbana, in­tesa come un insieme di contenuti progettuali di livello urbanistico messi a sistema – tali da poter essere individuati come Piano di Inquadra­mento Operativo (Pio) del Piano regolatore portuale di Messina – in grado di orientare con sufficiente chiarezza la seconda fase progettuale di dettaglio prevista dall concorso. A tal fine, si ritiene importante che vengano delineati i principali interventi trasformativi, precisando le desti­nazioni funzionali previste, i criteri realizzati­vi, con alcuni dettagli tipologici, tecnologici, costruttivi, materici, affinché si comprenda il progetto ideativo nel suo complesso, ed emer­gano le logiche compositive e di passaggio tra la scala urbanistica e quella architettonica. Un “Masterplan”, corredato da relazioni ed elabo­rati, da intendersi come progetto propedeu­tico all’approfondimento relativo agli ambiti Wat 2 e Wat 3* previsto nella successiva fase.

Vincitore entro marzo 2024

Ai partecipanti ammessi al 2° grado del con­corso è richiesto lo sviluppo dell’idea proget­tuale presentata nel 1° grado, attraverso l’ap­profondimento solo delle Wat 2 e Wat 3*. Dalle analisi preliminari effettuate dall’AdSP dello Stretto è stato stimato preliminarmente e sommariamente in 152 milioni l’importo complessivo dell’intervento urbanistico (Pio) e in 68 milioni l’importo complessivo per il Pfte. L’intera procedura dovrebbe completarsi con l’individuazione del progetto vincitore entro marzo 2024.