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L’uragano Kirk s’avvicina all’Europa, ecco come stravolgerà le previsioni meteo

Il mondo delle previsioni meteorologiche in questo momento è in grande subbuglio, a causa del continuo svilupparsi sopra le caldissime acque dell’Atlantico di tanti uragani, pronti ad avvicinarsi alle coste europee, modificando l’evoluzione meteorologica sul continente. Attualmente gli occhi sono puntati sull’uragano Kirk, un mostro capace di produrre venti a oltre 200 km/h nel mezzo dell’Atlantico settentrionale, intorno ai 20°N. Fortunatamente non raggiungerà la terraferma come uragano, ma la sua evoluzione nei prossimi giorni avrà un impatto sul tempo in Europa nella prossima settimana.

Evoluzione nei prossimi giorni

La mappa mostra il probabile percorso di Kirk, che attualmente è un uragano di categoria 4, con venti medi di 230 km/h. Si prevede che nei prossimi giorni si sposterà verso nord, rimanendo un uragano fino a domani. Successivamente dovrebbe essere assorbito nel flusso occidentale, predominante alle medie latitudini, per spostarsi verso l’Europa.

Analizzando i modelli, si nota come il peggioramento in arrivo sull’Italia, fra mercoledì e giovedì, avrà un collegamento con il fiume atmosferico che uscirà dal nucleo di Kirk, prima che quest’ultimo, avvicinandosi alla Bretagna, venga del tutto assorbito da una vasta saccatura, con tanto di minimo in quota, collocata col proprio centro di massa sopra le Isole Britanniche.

Per fiume atmosferico si intende un flusso di aria calda e umida che dalle latitudini tropicali e subtropicali si sposta verso la fascia temperata, salendo lentamente di quota, per raffreddarsi, condensarsi e produrre imponenti sistemi nuvolosi.

Il fiume atmosferico dell’uragano Kirk

La presenza di questo fiume atmosferico rischia di esaltare, ulteriormente, la perturbazione atlantica che fra mercoledì 9 e giovedì 10 ottobre raggiungerà l’Italia settentrionale, creando l’ambiente ideale per lo sviluppo di forti temporali e bande di piogge intense e estese lungo la parte avanzante del fronte.

Quando, per ragioni orografiche, come la presenza di rilievi, o dinamiche, dentro il warm conveyor belts di un ciclone extratropicale, vengono costretti ad ascendere verso l’alto, i fiumi atmosferici possono determinare precipitazioni molto abbondanti, anche di carattere alluvionale.

Difatti nella giornata di giovedì 10 ottobre il maltempo potrebbe picchiare duro sulle regioni settentrionali e sui settori tirrenici, con piogge, rovesci e temporali localmente intensi in diverse regioni. La fenomenologia dopo aver interessato il Nord, nel corso della giornata di venerdì 11 ottobre si sposterà sui settori tirrenici, fino a raggiungere, probabilmente, anche le regioni meridionali.

Sulle regioni meridionali e da noi, lungo lo Stretto, ciò si tradurrà molto probabilmente in un brusco aumento delle temperature, fra mercoledì e giovedì, mentre fra venerdì e sabato la coda della perturbazione atlantica potrebbe portare qualche pioggia, più isolata, anche sulle nostre coste tirreniche. Ma nulla di più. Difatti la variabile Kirk, con molta probabilità, cancellerà quelle poche possibilità di piogge sulla Sicilia che i modelli vedevano nei giorni scorsi, per la prossima settimana.