Si celebreranno mercoledì alle 16 nel Duomo di Messina i funerali del giovane Rosario Costa. Il Sindaco Renato Accorinti ha già disposto il lutto cittadino per l’intera giornata. Tutte le bandiere degli edifici pubblici rimarranno a mezz’asta, mentre la città si stringerà nel dolore per questa vita spezzata nel fior fiore dei suoi anni.
E mentre Messina piange ancora, le indagini della Procura proseguono per far definitivamente luce sui drammatici istanti dell’impatto fatale di domenica mattina. Ora dopo ora, infatti, emergono nuovi particolari sulla dinamica dell’incidente. Da una prima visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza di un negozio di Sant’Agata, che avevano immortalato quei drammatici istanti, era parso che il mezzo di Messinambiente, durante lo scontro frontale, si fosse mantenuto nella propria corsia. Così però non sembra da un’analisi più approfondita, adesso al vaglio sia degli agenti della sezione Infortunistica sia del Sostituto Procuratore Rosanna Casabona, titolare delle indagini. E’ probabile infatti che, alle 7.30 di quel drammatico giorno, l’autocompattatore dei rifiuti, in direzione centro, abbia oltrepassato la propria corsia.
Proprio in queste ore stanno anche giungendo informazioni preziose dai diversi testimoni oculari, tra cui anche il papà di Rosario. Alcuni ciclisti, infatti, avrebbero riferito agli agenti che il giovane è stato “costretto” a deviare la sua direzione, spostandosi verso il centro, per scansare una macchina che stava uscendo da un posteggio. Anche questo adesso è al vaglio della magistratura che al contempo ha sequestrato la bici spezzata del giovane, il suo caschetto ed l’autocompattatore di Messinambiente, disponendo la perizia sui mezzi. Il conducente, invece, risulta l'unico indagato nel fascicolo d'inchiesta aperto per omicidio colposo. (Veronica Crocitti)