MESSINA. Dopo la nota dei deputati regionali Valentina Zafarana e Antonio De Luca, sull’elezione dell’ex candidato sindaco di centrodestra Dino Bramanti a presidente della Commissione Servizi Sociali Palazzo Zanca, intervengono anche i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle.
«La votazione di in Aula rappresenta un punto di non ritorno e una chiara manifestazione d’intenti da parte di alcuni consiglieri che hanno sempre fatto da stampella all’amministrazione in carica, mostrando una posizione contraria di facciata ma avallando poi senza alcuna remore qualsiasi decisione della Giunta, votando favorevolmente tutto e il contrario di tutto», commentano i consiglieri comunali del M5s.
« D’altronde basta guardare come hanno sempre votato alcuni consiglieri, chiamando “senso di responsabilità” quello che invece è sempre stato sostegno incondizionato alla Giunta ed alla loro visione. Adesso – continua la nota – hanno gettato definitivamente la maschera ed è finalmente chiaro alla città intera chi fa parte dell’opposizione e chi ha fatto sempre parte della maggioranza “occulta”, al netto di qualche esibizione sui social per fare incetta di like, in pieno stile Cateno De Luca».
Così i consiglieri pentastellati si chiedono: «Quali motivazioni li avranno portati a compiere una scelta simile, se la condivisione dei valori e del percorso politico o forse qualche momento di “convivialità” che li vede uniti, non è dato saperlo. La loro è comunque una scelta che dovranno spiegare alla città e agli elettori che alle scorse amministrative hanno votato per Antonio Saitta».
«Sin dal giorno del nostro insediamento – concludono i consiglieri pentastellati – abbiamo lavorato con tenacia e senso di responsabilità, lottando da soli contro tutti, nella ferma convinzione che la città avesse bisogno di un’opposizione sana e disinteressata. Evidentemente la nostra è una posizione che dà fastidio e adesso ne paghiamo le conseguenze. Noi però non ci arrendiamo e continueremo a impegnarci come e più di prima, con in testa solo l’interesse della città e dei cittadini che non si sentono rappresentati da questa amministrazione e dai consiglieri a caccia di poltrone».
Va comunque ricordato che Bramanti ha di fatto scalzato il consigliere del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Fusco, a cui sarebbe dovuta andare la presidenza della Commissione servizi sociali in virtù dell’accordo siglato dai deputati del Movimento Cinque Stelle e quelli del Pd. Accordo poi sfumato, sia perché nel segreto dell’urna qualche consigliere di Libera Me ha deciso di non seguire gli ordini di partito sia per qualche assenza nel partito democratico. E ’dunque un dato incontrovertibile che anche il Movimento Cinque Stelle inseguisse una poltrona.