E' stata confermata in pieno la condanna emessa nel 2015 dal Tribunale di Barcellona per Francesco Scirocco e Mario Aquilia, i due costruttori coinvolti nel blitz Antimafia Gotha 1, scattato il 24 giugno 2011.
La Corte d'appello di Messina ha confermato il verdetto a sette anni per concorso esterno, cristallizando l'assoluzione dall'accusa di estorsione, decisa nel 2015.
I due costruttori, il gioiosano Scirocco e il barcellonese Aquilia,hanno già scontato quasi tre anni di carcere poi un altro anno ai domiciliari. E' ancora da definire davanti la Corte di Cassazione, invece, la procedura che ha portato alla confisca dei beni dei due imprenditori. Un patrimonio inizialmente stimato in quasi 40 milioni di euro.
Nel corso della procedura, però, il grosso dei beni, cioè il Consorzio di impresa STA, è già stato dissequestrato.
Ad accusare i costruttori erano stati soprattutto i pentiti del clan di Barcellona, in particolare l'ex boss dei mazzarroti, Melo Bisognano. Nel frattempo Scirocco è rimasto coinvolto anche nelle indagini delle altre procure italiane sugli affari milionari di Pietro Mollica, l'altro costruttore di Gioiosa Marea all'ombra del quale ha cominciato la sua scalata imprenditoriale.