Una vera e propria bufera, nel comune di Tortorici. Dopo le vicende dell’operazione “Nebrodi” che hanno portato agli arresti domiciliari del sindaco, Emanuele Galati Sardo, giungono le dimissioni dei consiglieri di minoranza.
Con una nota, i componenti del gruppo “Insieme per Tortorici” dichiarano di non voler proseguire col mandato. Non solo, nella stessa nota viene chiarito che –diversamente da quanto dovrebbe accadere normalmente- non subentreranno nemmeno i consiglieri non eletti della lista, poiché non accetteranno l’incarico.
Nella nota, i consiglieri hanno motivato la propria scelta spiegando che non si tratta di una “sterile polemica” bensì di un atto nato “per il profondo rispetto verso le istituzioni comunali e perché ritengono che non sussistano le condizioni per assicurare e consentire un limpido, qualificato ed autorevole confronto politico. Fermo restando il diritto in capo ad ognuno di autodeterminarsi, che, sperano, possa essere esercitato ossequiando il giuramento reso al momento dell’insediamento e sempre nell’interesse dei tortoriciani”.
I consiglieri hanno quindi aggiunto, dichiarando di ritenere che “al di là di tutto, sia il tempo di prendere coscienza delle problematiche che ancora affliggono la comunità e, soprattutto, di battersi affinché, dopo tanti anni di rilancio, l’immagine di Tortorici non ricada nello squallore degli anni ’90”.