Manca un piano di gestione dei rifiuti, Tortorici invasa dalla spazzatura

Arriva l’ennesimo problema per il Comune di Tortorici. Da circa sei giorni il comune oricense non riesce infatti a garantire il servizio di smaltimento dei rifiuti, che nel frattempo si stanno ammassando per le vie del paese. La situazione è frutto di una scelta ben precisa da parte dell’amministrazione guidata da Carmelo Rizzo Nervo: quella di costituirsi “Aro-indipendente”. Una scelta che ha costretto il Comune a provvedere con propri mezzi e risorse alla gestione dei rifiuti; ma, senza un piano organizzativo, si è andati avanti navigando a vista, utilizzando prima i mezzi della ditta Multiecoplast – senza pagarli – e poi dello stesso comune. Ora che anche il mezzo comunale è guasto, le conseguenze sono quelle che vedete nella gallery.

Secondo i dati forniti dagli uffici comunali, la media di indifferenziata prodotta per mese nell’anno 2014 (fino a giugno 2015) è di 84 tonnellate; conferire un kilo di indifferenziata in discarica costa ai cittadini 50 centesimi, senza contare le spese per il trasporto. È dunque di 42.000€ al mese è il fardello che Tortorici si porta dietro, conseguenza della mancanza di un efficiente servizio di raccolta differenziata.

Non è il primo esempio di superficialità da parte dell’amministrazione Rizzo Nervo. Severissimo è stato il resoconto della Corte dei conti sullo stato di attuazione del piano di riequilibrio proposto per sanare gli oltre 3 milioni di euro di debiti, ritenuto inaccettabile. Debiti nascosti, ricavi gonfiati di parecchie volte il loro effettivo valore, totale assenza di lotta all’evasione fiscale, persistenza di spese ingiustificate – e ingiustificabili: questo è il ritratto che dell’amministrazione oricense fanno i revisori. Simbolo di ciò è stata l’assunzione, sempre nel 2012, di 20 lavoratori LSU, nonostante fosse già nota la disastrosa situazione delle casse comunali.

Al centro delle polemiche è sempre lui, Carmelo Rizzo Nervo, rieletto alla guida di Tortorici lo scorso anno. Rizzo Nervo, condannato a 8 mesi per abuso d’ufficio aggravato, era stato sospeso dalla sua carica dal prefetto Trotta il 30 marzo scorso, in ottemperanza alla legge Severino. Il 24 aprile, il sindaco oricense ha ottenuto la sospensione del provvedimento, finchè la corte di Cassazione, un mese dopo, non ha stabilito che ad essere competente in materia non è il TAR – dove finora si era svolta la querelle – ma il giudice ordinario. Resta dunque ambigua la posizione di Rizzo Nervo che, al momento, non dovrebbe esercitare la sua carica di sindaco, visto che la sospensiva concessa dal TAR non ha più valore.

Giovanni Passalacqua