E' destinata ad allargarsi l'inchiesta sulla morte di Giovanna Filippa Saglimbeni, la consulente bancaria spirata al Policlinico dopo un lungo periodo di ricovero alla Carmona.
Il legale dei familiari ha infatti chiesto di iscrivere nel registro degli indagati anche i medici del reparto di Chirurgia che si sono occupati della donna, come già indicato nell'esposto presentato due giorni fa ma che la Procura ha inizialmente ritenuto di non dover avvisare.
Il sostituto procuratore Annalisa Arena ha invece già iscritto nel registro degli indagati sei camici bianchi, quattro del Policlinico e due della casa di cura, con l'ipotesi di omicidio colposo, che ieri hanno preso parte, tramite i loro consulenti, all'esame medico legale ordinato dalla Procura sul corpo della donna. Ad eseguirlo sono stati il dottore Antonino Messina e il chirurgo Vittorio Lombardo, che hanno prelevato alcuni tessuti per sottoporli ad esame istologico. I due consulenti del magistrato si sono riservati almeno due mesi per depositare le loro conclusioni al Pm titolare del caso, la quale si è riservata sulla decisione di indagare o meno altri sanitari tra quelli che si sono occupati di Giovanna Saglimbeni. Rinviati, su richiesta di uno dei difensori, gli altri accertamenti.
Dopo l'autopsia il magistrato ha disposto il dissequestro della salma, restituita alla famiglia. L'ultimo saluto a Giovanna sarà reso al Duomo, venerdì prossimo. Lascia due figli giovanissimi. A lottare perché venga stabilita la verità sulla sua morte è soprattutto la sorella Cristina – legatissima a Giovanna e che ha seguito nel lungo periodo ospedaliero – che si è affidata all'avvocato Rina Frisenda.
Alessandra Serio